Scala, altra fumata nera sul contratto Scatta lo sciopero, Macbeth a rischio

Nulla di fatto al vertice con la dirigenza: i sindacati chiedono un aumento del 5% della retribuzione. La nota congiunta di Cgil, Cisl, Fials e Uil: avanzamenti insufficienti, prendiamo atto della distanza.

Scala, altra fumata nera sul contratto  Scatta lo sciopero, Macbeth a rischio

Scala, altra fumata nera sul contratto Scatta lo sciopero, Macbeth a rischio

Brusco stop nella trattativa sul rinnovo del contratto alla Scala. Ieri i delegati di Cgil, Cisl, Fials e Uil hanno dichiarato uno sciopero unitario per il 21 giugno, nel giorno della seconda rappresentazione dell’opera Macbeth (la terza se includiamo anche l’anteprima per Villa Verdi). La mobilitazione riguarderà sia gli artisti impegnati nella rappresentazione sia gli altri reparti "non coinvolti nello spettacolo": proprio per consentire a tutti i lavoratori di partecipare, i sindacati hanno deciso di spostare la data dell’agitazione, inizialmente prevista per sabato 17. La decisione è arrivata nella tarda mattinata di ieri, a valle dell’incontro in teatro con il direttore del personale Marco Amoruso (assente il sovrintendente Dominique Meyer): "Pur registrando modesti avanzamenti su alcuni aspetti normativi, risultano ancora del tutto insufficienti le risposte alle nostre richieste economiche di un incremento di almeno il 5% sulla retribuzione annua lorda, in aggiunta agli accordi già conclusi su Byblos (previdenza complementare, ndr) e sulla polizza sanitaria".

Tradotto: i delegati delle quattro sigle si aspettavano un’apertura molto più consistente da parte del management. Un’apertura che, a quanto risulta, non è arrivata. Da qui l’accelerazione che mette fortemente a rischio lo spettacolo del 21. A meno che nei prossimi undici giorni non ci sia un riavvicinamento tra le parti.

Nicola Palma

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