
Villois Milano sta vivendo uno dei periodi più complessi della sua storia urbanistica. Da una parte scandali, controversie politiche, indagini...
Villois
Milano sta vivendo uno dei periodi più complessi della sua storia urbanistica. Da una parte scandali, controversie politiche, indagini giudiziarie che hanno coinvolto noti personaggi del mondo professionale, dall’altra una città che dispone di ampie aree dismesse che imporrebbero un riutilizzo destinato in priorità al residenziale, ma anche ad ubicazioni commerciali, in modo da ridare nuova vita - com’è successo a Porta Nuova - ad interi quartieri. Il recupero dell’area dell’ex tiro a segno, la cui sede è destinata, ampliandosi all’insediamento del Consolato Usa, rappresenta un’opportuna o meglio necessaria operazione che amplia, grazie a questo insediamento attrattivo, l’area milanese del secondo centro, stimolando ulteriori miglioramenti degli edifici e, ove possibile, di nuovi che dovrebbero comunque, per non rubare suolo, essere edificati in altezza.
Senza dimenticare che le ristrutturazioni e/o nuovi insediamenti edili, sono un’opportunità di affari e di occupazione tra i più interessanti, visto quanto vale il multiplo edilizio-abitativo: 2,4 volte l’investimento. E quello commerciale e/o destinato ad uffici fino a tre volte. A questi indiscutibili valori si deve aggiungere l’obiettivo di calmierare il prezzo per metro quadro degli immobili che, anche in periferia, supera i 5mila euro metro quadro, per moltiplicarsi per due nel secondo centro e di varie volte nei nuovi quartieri e nel primo centro. Valori che incidono sulle locazioni portandole ovunque a prezzi difficilmente sostenibili per larghissima parte dei residenti. Va da sé che l’obiettivo allargamento e ridimensionamento urbanistico deve essere raggiunto nella piena e totale trasparenza, ma neppure va colpevolizzato, in una città dove a fare la differenza con qualunque altra italiana è stata proprio la modernizzazione accelerata che ha avuto come padre putativo il sindaco Albertini, non solo per l’intero sistema urbanistico, ma anche per aver dotato la città di depuratori e termovalorizzatori, che hanno apportato valore e sicurezza igienico ambientale di elevato standard.