Satelliti spia per ricostruire paesaggi storici

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Immagini declassificate riprese dai satelliti spia fanno luce sui paesaggi antichi e possono essere utili per intercettare rischi futuri per le infrastrutture. Lo studio - fresco di stampa su Earth Surface Processes and Landforms - è stato condotto da Luca Forti e Andrea Zerboni del dipartimento di Scienze della Terra della Statale di Milano con i colleghi delle Università di Cagliari e Newcastl. Nel dettaglio, sono state ricostruite le dinamiche stagionali del fiume Tigri, nelle vicinanze della diga di Mosul, in Iraq. "A partire dagli anni ’60 del secolo scorso, gli Stati Uniti misero a punto una rete di satelliti spia per fotografare dallo spazio a scopo difensivo territori non direttamente accessibili – spiegano dalal Statale –. Dopo oltre 50 anni, il governo americano sta progressivamente declassificando l’archivio delle immagini riprese dai satelliti ’Corona’ ed Hexagon e le sta rendendo disponibili a tutti". "Questo metodo – spiega Zerboni – apre nuove strade alla ricerca geomorfologica perché abbiamo dimostrato che le immagini nate a scopo di spionaggio come quelle del satellite ’Corona’ permettono di ricostruire i processi geomorfologici naturali in regioni che hanno subito forti trasformazioni dovute all’espansione delle aree urbane ed antropizzate. Questo approccio ci offre, ad esempio, un nuovo strumento per identificare potenziale rischio geomorfologico per le infrastrutture umane, legate ad eventi come le piene fluviali".

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