"Saranno stilisti". Corsa alle scuole di moda

Dal blasonato Marangoni ai corsi pubblici del Politecnico, centinaia di aspiranti creativi a Milano per un sogno

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Milano, mecca del fashion anche per l’offerta formativa, è una terra così vasta che è difficile raccapezzarsi. Digitando su Google "scuole" più "moda" più "Milano" vengono fuori più di 7 milioni di risultati. Non c’è che l’imbarazzo della scelta fra istituti, accademie e università che affiancano, ai percorsi di moda, design, styling, focus su comunicazione e marketing digitale. Le tariffe però - soprattutto per gli indirizzi privati più blasonati - non sono per tutte le tasche, anche se a sentire i diretti interessati la collocazione lavorativa è quasi garantita al termine del percorso.

I corsi di moda, design ed arte del famoso istituto Marangoni – nato nel 1935 da un’idea del sarto Giulio Marangoni - hanno la fama di essere per pochi. In effetti per un anno di studi in Fashion Design servono tra iscrizione e retta poco più di 24mila euro. Da qui però sono usciti designer del calibro di Moschino e Alessandra Facchinetti. Fra le realtà più consolidate (dal 1986) c’è la Scuola di Moda dello Ied: circa 1.250 studenti all’anno, con percorsi triennali (e diplomi equiparati a una laurea di primo livello) in Fashion Design, Fashion Marketing, Fashion Stylist & Communication, più un percorso in Jewelry Design, oltre a master e formazione. I prezzi? Per i corsi triennali a partire da 8.800 euro (ma sono previste borse di studio). A un anno dal diploma la percentuale di impiego è del 94%. "Lo Ied sin dalla sua fondazione ha applicato il principio dell’imparare facendo, con il ricorso massiccio ai laboratori e percorsi progettuali. A scuola si simula quello che accade nell’azienda e così il passaggio al lavoro avviene in tempi brevissimi", dice Olivia Spinelli (nella foto in alto a destra), coordinatrice e creative director di Ied Moda Milano. Dal 2002 il Politecnico ha un corso universitario in Design della Moda: 617 iscritti lo scorso anno fra triennale e magistrale, tasso di occupazione dell’85% a un anno dalla laurea. "I nostri studenti diventano designer, esperti nell’ufficio prodotto ma, grazie al metodo acquisito, si inseriscono bene anche nella ricerca di tendenze e materiali, comunicazione, editoria", spiega Livia Tenuta (nella seconda foto dall’alto a destra), responsabile qualità del corso di Design della Moda. Essendo un’università pubblica i costi sono più abbordabili: le tasse vanno da 165 euro a quasi 3.900, e ci sono molte agevolazioni.

Fra le scuole più recenti la sede milanese di Iuad Accademia della Moda, inaugurata nel 2017 (ma la scuola fondata dal sarto Domenico Lettieri nasce negli anni Sessanta a Napoli), con corsi triennali nel Design della Moda e della Comunicazione "con un titolo riconosciuto ed equipollente ad una laurea breve", precisa la orientation advisor Maria Francesca Saibene. I nuovi iscritti ogni anno sono un centinaio. "Il 70% delle nostre lezioni si svolge in laboratori. Al termine del percorso è possibile inserirsi in tutte le professioni del comparto, come creativo designer, pratico modellista o stylist nella comunicazione". La percentuale di occupazione entro il primo anno dal diploma è 85%. Il costo della retta non supera gli 8.000 euro l’anno (sono previste borse di studio).

Annamaria Lazzari

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