San Siro, Inter e Milan al Comune: "No a due stadi vicini"

I Club hanno supportato la loro posizione attraverso uno studio realizzato da Ceas, ma sono disposti a valutare una rifunzionalizzazione del Meazza

Lo stadio di San Siro

Lo stadio di San Siro

Milano, 17 dicembre 2019 - E' durato poco meno di un'ora l'incontro tra i vertici di Inter e Milan e gli esponenti del Comune di Milano, tra cui l'assessore all'urbanistica, Pierfrancesco Maran, sul tema del nuovo stadio che i due club vorrebbero costruire sull'area dell'attuale Meazza. Per le due squadre erano presenti il presidente e l'amministratore delegato del Milan, Paolo Scaroni e Ivan Gazidis, e l'amministratore delegato dell'Inter, Alessandro Antonello.

Nel corso dell'incontro, a quanto si apprende, le squadre hanno supportato la loro posizione attraverso uno studio realizzato da Ceas, che dimostrerebbe nei numeri che mantenere due impianti non è una strada percorribile. Ad esempio anche dal punto di vista tecnico: se dovessero esserci due eventi nei due stadi in contemporanea potrebbero esserci problemi di gestione e per il quartiere.  Ad esempio, criticità generate dagli impatti acustici, viabilistici, dalla gestione dei flussi e della sicurezza, limitando l'accessibilità per i residenti e compromettendo significativamente la qualità dell'esperienza per gli spettatori. Inoltre, la compresenza di due stadi genererebbe un dubbio impatto paesistico sul contesto, oltre a una situazione di forte densificazione edilizia delle volumetrie complementari e una oggettiva difficoltà a realizzare una riqualificazione dell'ambito San Siro, a beneficio della cittadinanza. I club sarebbero scettici anche sul fatto di destinare il Meazza rifunzionalizzato al calcio femminile o alle squadre giovani perché l'affluenza di pubblico e il prezzo del biglietti sarebbero comunque troppo bassi.

L'Amministrazione ha però richiesto ai Club un ulteriore sforzo di analisi di un'alternativa di rifunzionalizzazione del Meazza (come disposto dalla Giunta accogliendo l'iindicazione del Consiglio Comunale) che includa funzioni sportive non professionistiche e che possa prevedere anche la modifica dell'ingombro dello stadio. I Club hanno valutato in maniera positiva l'incontro e accordato di lavorare alla verifica di tale ipotesi.

Nel frattempo, il sindaco Beppe Sala ha sottolineato: "Il Comune vuole proteggere un proprio bene che e' lo stadio di San Siro. Se le societa' mi chiedono di abbatterlo e quindi di buttar via un mio valore patrimoniale io non posso che cercare di oppormi e trovare delle soluzioni. Noi non siamo contro il progresso, il futuro o un nuovo stadio, ma dobbiamo tutelare il nostro valore, che tra l'altro e' anche storico perche' 100 anni di storia non si cancellano in un attimo".​

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