San Siro, niente Boss. È polemica

Il promoter Trotta: " M-I Stadio ha negato a Springsteen le date per l’estate 2022 con motivazioni opinabili"

Bruce Springsteen

Bruce Springsteen

Milano -  Non è bastato l’appello dell’assessore comunale alla Cultura Filippo Del Corno. Alla fine il concerto di Bruce Springsteen nello stadio di San Siro la prossima estate non si farà. M-I Stadio, la società controllata da Milan e Inter che gestisce il Meazza, ha opposto un secco "no" al promoter del Boss Claudio Trotta (Barley Arts), che ieri mattina ha denunciato pubblicamente il gran rifiuto allo show del rocker americano durante una conferenza stampa della lista Milano Unita, contraria alla realizzazione del nuovo stadio e del distretto sportivo e commerciale nell’area di San Siro. "Quando abbiamo formulato la richiesta per San Siro, che era la prima scelta mia e di Bruce – spiega Trotta – M-I Stadio ha negato la disponibilità di date in cui poter effettuare uno o più concerti, a fronte di altri live che dovevano esserci negli anni passati, che sono saltati a causa dell’emergenza Covid e che andavano recuperati".

Una situazione che Del Corno aveva provato a sbloccare con un post sul suo profilo Facebook e con un’intervista proprio sul Giorno lo scorso 17 maggio. "Il sindaco Giuseppe Sala – continua il promoter del Boss – è al corrente della situazione, così come il capo gabinetto del Comune Mario Vanni e gli assessori allo Sport Roberta Guaineri e alla Cultura Filippo Del Corno, l’unico che si è esposto su questo tema con un post su Facebook e dichiarazioni sulla stampa in cui offriva una mediazione fra M-I Stadio e noi. Ma il suo appello non ha avuto seguito".

Risultato finale: niente Springteen nell’estate 2022 a San Siro. Un evento irripetibile mai fissato. Perché irripetibile? Perché nelle intenzioni di Springsteen e di Trotta la data o le date al Meazza avrebbero dovuto essere le ultime del tour europeo dell’autore di Born in the Usa , probabilmente gli ultimi show in assoluto del Boss nel Vecchio Continente. E il rocker a stelle e strisce aveva pensato proprio a San Siro perché è uno dei suoi stadi preferiti, ci ha suonato sette volte. Un amore iniziato con il primo leggendario concerto del 21 giugno 1985 e andato avanti con altri sei show nel 2003, 2008, 2012, 2013 e 2016 (doppia data). "Milano perderà l’artista che ha suonato più concerti in tempi diversi a San Siro – rincara la dose Trotta – e che ha dichiarato pubblicamente che questa è casa sua, lui che è il più amato degli artisti internazionali per quanto riguarda gli spettacoli dal vivo. Milano non lo ospiterà per responsabilità né mia né dell’artista, ma di chi gestisce lo stadio. Un no per motivazioni parzialmente comprensibili, ma in parte più opinabili". Il Boss, in ogni caso, nell’estate 2022 suonerà più volte in Italia, ma non a Milano.

Alcune indiscrezioni raccontano che il rifiuto di San Siro a Springsteen e a Trotta possa essere legato, almeno in parte, alla posizione contraria che sia l’artista sia il manager hanno preso sul progetto di realizzazione del nuovo stadio. Il Boss, infatti, si è espresso così sulla demolizione del Meazza: "Sarebbe tremendo. Un peccato. È un posto bellissimo. Per come è stato costruito è unico: il lato più lontano dal palco non è mai così lontano. Ogni edificio ha un’anima. Le nuove costruzioni non ce l’hanno quell’anima".

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