San Siro bis, ma verifica sui vincoli

Inter e Milan vogliono realizzare un nuovo stadio nel parcheggio di fianco del Meazza e non escludono la demolizione

Lo stadio "San Siro"

Lo stadio "San Siro"

Milano, 27 marzo 2019 - Addio San Siro. Milan e Inter accelerano. Vogliono realizzare un nuovo stadio nel parcheggio di fianco al Meazza e non escludono la demolizione dello storico impianto realizzato nel 1926. Dopo i rossoneri, anche i nerazzurri si sono convinti che la soluzione migliore per far lievitare gli introiti legati allo stadio è quella di costruire un nuovo stadio da 60 mila posti, meno degli 80 mila di San Siro, ma con ampie aree ospitality e un centro commerciale intorno all’impianto. La strada è segnata, ma le due società non vogliono avere brutte sorprese. Non a caso hanno chiesto alla Sovrintendenza ai Beni architettonici, tramite la sponda del Comune, proprietario dello stadio, una verifica sull’esistenza di vincoli monumentali sul Meazza. Sì, perché se alla fine spuntasse un vincolo sull’impianto, il progetto di un nuovo stadio sarebbe molto più complicato da realizzare. In altre parole: senza demolizione del Meazza, niente nuovo impianto.

È stato il sindaco Giuseppe Sala, ieri pomeriggio prima di un vertice con il ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli, a svelare che è in corso un approfondimento sullo stato urbanistico del Meazza: «La Sovrintendenza sta verificando che non ci siano vincoli su San Siro. A me non risulta, ad oggi». Se la verifica confermerà che non esistono vincoli, Milan e Inter potrebbero presentare il progetto del nuovo stadio al Comune già nelle prossime settimane. Sala, intanto, ribadisce la posizione del Comune sulle alternative restyling del Meazza con centro commerciale intorno oppure nuovo stadio e demolizione del vecchio: «Preferirei che si lavorasse sullo stadio Meazza. Ma se le squadre, per il timore di dover giocare in un cantiere mentre c’è il campionato, preferiscono un progetto diverso, sanno quali sono i limiti che possiamo concedere in termini di edificazione.

È chiaro a loro e a noi che uno stadio senza ulteriori sviluppi è difficilmente sostenibile. A questo punto vorrei che Milan e Inter venissero da noi con una proposta chiara. In un modo o nell’altro sarebbe una buona cosa per Milano». Il sindaco e l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran aspettano di avere sul tavolo il progetto rossonerazzurro per poterlo valutare nei dettagli. Ma il sindaco, da tifoso interista, come valuta la prospettiva di buttare giù un pezzo di storia di Milano come lo stadio Meazza? «Da tifoso sono affezionato a San Siro. Ma devo ragionare da sindaco. Vediamo cosa succede».

Tornando al tema del vincolo, il ministero per i Beni culturali potrebbe decidere di tutelare San Siro? «Ho saputo solo stamattina (ieri, ndr) che Milan e Inter non vogliono più giocare al Meazza. Mi faccia andare in ufficio», replica Bonisoli, prendendo tempo, alla domanda di un cronista. Milan e Inter, invece, stringono i tempi: vogliono un San Siro bis.

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro