San Siro: perché non ospita i concerti di band metal? La lettera del promoter

Andrea Pieroni, fondatore di Mc2 Live, scrive a Comune e M-I Stadio: "Poca trasparenza nell’assegnazione delle date. Va garantita l’imparzialità"

Un concerto dei Rammstein: la band metal tedesca si esibirà lontano da Milano

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Milano, 28 febbraio 2024 – “Concorrenza limitata". È guerra tra i promoter musicali per i concerti estivi a San Siro. A dar fuoco alle polveri è una lettera indirizzata da Andrea Pieroni – amministratore delegato della nuova società Mc2 Live (erede di Vertigo) e promoter di band metal come Iron Maiden, Rammstein, Slipknot, Pantera e Dream Theater – al sindaco Giuseppe Sala, all’assessore comunale alla Cultura Tommaso Sacchi, alla società M-I Stadio che gestisce il Meazza e ad Assoconcerti.

Nella missiva, datata 19 febbraio, Pieroni punta il dito sulla gestione del calendario estivo della Scala del calcio e del rock – lo stadio è di proprietà comunale ma è gestito da M-I Stadio, società controllata da Milan e Inter – e, pur senza citarle, sulle società di promozione musicale che sembrano avere – secondo quanto si deduce dalla lettera del promoter metal – una corsia preferenziale sull’assegnazione delle date estive al Meazza: in primis LiveNation e Friends&Partners.

"Mi preme sottolineare – scrive Pieroni nella lettera, riportata dal blog del Sole 24 Ore “Money, it’s a gas!“ di Francesco Prisco – come l’assegnazione delle date per l’organizzazione dei concerti sembri estremamente limitativa dei principi di libera concorrenza, favorendo un numero circoscritto di società e riducendo praticamente a zero le possibilità di partecipazione ad altre realtà del settore".

Una situazione che – secondo il fondatore di Mc2 Live – "pregiudica non solo il diritto di libera concorrenza, ma anche le opportunità per gli artisti e le società di produzione di poter usufruire delle strutture messe a disposizione, limitando così l’offerta di eventi musicali di qualità per il pubblico. Ritengo che, in previsione delle disposizioni che verranno assunte per i prossimi anni (in sostituzione della delibera comunale del giugno 2023 in scadenza), sia fondamentale rivalutare i criteri di assegnazione delle date per gli eventi musicali, in modo che, nella massima trasparenza, sia garantito il principio di imparzialità con maggiore apertura verso le varie aziende che operano nel music business italiano. Solo così si potrà garantire una sana competizione e un panorama musicale più vario e interessante per la città e per il pubblico degli eventi".

Fin qui, la lettera, che si riferisce soprattutto al calendario dell’estate 2025. Sì, perché Mc2 Live avrebbe voluto prenotare almeno una o due date al Meazza per i big della scuderia – Iron Maiden e Rammstein hanno la fanbase più ampia – ma non è stato possibile. Pieroni aggiunge al Giorno che "la mia missiva al Comune è stata semplicemente una segnalazione in buona fede per cercare di dare un contributo alla collettività. San Siro è un bene pubblico che, seppur dato in concessione privata, a mio avviso dovrebbe seguire criteri di trasparenza cristallini per quanto riguarda l’assegnazione delle date per gli eventi extra sportivi".

Il fondatore di Mc2 Live, a questo punto, entra nei dettagli: "Da San Siro non si riescono mai ad avere risposte di nessun tipo. Salvo ricevere sms informali in cui ci viene riferito che per il 2025 ancora non sono in grado di prendere impegni perché ancora non sono note quali saranno le regole per il prossimo anno. E questo sarebbe di per sè comprensibile e accettabile, se comunicato in maniera ufficiale. Quello che lascia basiti è che nemmeno 24 ore dopo aver ricevuto tale comunicazione, un importante artista italiano annuncia la sua data a San Siro proprio nel 2025 (Pieroni si riferisce a Marco Mengoni, la cui data del 14 luglio 2025 al Meazza è già in prevendita, ndr). Quindi mi chiedo perché lo stadio di San Siro, che è un bene pubblico, usi pesi e misure e misure diverse e possa derogare a quanto affermato, ovvero che per il 2025 ancora non può prendere impegni. Se la concessione prevede che ciò possa essere fatto, benissimo, allora tutto a posto. Ma se così non fosse, allora credo che si dovrebbe aprire un dibattito in tal senso".

Il problema sollevato dal manager musicale riguarda principalmente i rapporti tra il gestore dello stadio e le varie società di promozione. Ma ha un risvolto anche musicale. Lo scorso 10 giugno, infatti, Pieroni, proprio sul Giorno , dichiarava: "Il problema di San Siro è San Siro. Sembra che certi artisti e certi promoter non siano graditi al Meazza". Insomma, le band metal non sembrano gradite nella Scala del calcio e del rock. La storia musicale dello stadio lo dimostrano. Dal 1980 – il primo concerto al Meazza fu quello di Bob Marley del 27 giugno – alla scorsa estate, i big del metal non hanno mai varcato la soglia dello stadio milanese, se si escludono i Guns N’ Roses – più hard rock che metal – che si esibirono al Meazza il 10 luglio 2022. Meglio il pop, il rock e il rap a San Siro? Chissà. Fatto sta che i fan dei Metallica quest’estate potranno dirigersi sì in zona San Siro, il 29 maggio, ma per vedere i “Four Horsemen“ all’ippodromo La Maura, non allo stadio Meazza.

Mentre i Rammstein, per la terza estate consecutiva, si esibiranno lontano da Milano: la band tedesca è attesa il 21 luglio alla Rcf Arena Campovolo a Reggio Emilia.

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