
San Siro (repertorio)
Milano, 27 luglio 2018 - I politici del Comune non rinunciano ai biglietti gratis per le partite e i concerti allo stadio di San Siro. Nella stagione 2017/2018 sono stati 4.426 i tagliandi omaggio che l’amministrazione municipale, proprietaria del Meazza gestito da Milan e Inter, ha distribuito agli eletti a Palazzo Marino per gli eventi calcististici e musicali. I ticket gratis per la «casta» comunale sono addirittura cresciuti rispetto alla stagione 2016/2017 (3.951 tagliandi), ma solo perché ci sono stati più partite e più concerti in calendario dall’agosto 2017 allo scorso 6 luglio. Non tutti i politici, però, si comportano nello stesso modo, anche perché da un paio d’anni a questa parte i biglietti non vengono più assegnati in automatico a sindaco, assessori e consiglieri (due tagliandi a testa a evento), ma gli eletti devono richiederli esplicitamente. Una riforma per provare a limitare l’utilizzo dei ticket gratuiti che ha portato qualche risultato, anche se la stragrande maggioranza dei politici non ha rinunciato a un posto nella tribuna rossa di San Siro.
Vediamo nei dettagli. Il sindaco Giuseppe Sala, interista doc, non ha ritirato neanche un tagliando omaggio del Comune per gli appuntamenti al Meazza, mentre la vicesindaco Anna Scavuzzo ne ha chiesti e ottenuti 100 per le partite e 8 per i concerti, che quest’estate sono stati quattro: J-Ax e Fedez il 1° giugno, Cesare Cremonini il 20 giugno, Negramaro il 27 giugno e Beyoncé e Jay-Z il 6 luglio. In questa particolare classifica seguono l’assessore all’Innovazione Roberta Cocco (74 ticket per le partite e 8 per i concerti) e l’assessore al Bilancio Roberto Tasca (56 e 8). Due assessori, invece, hanno rinunciato del tutto alla «poltronissima» del Meazza: Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali) e Lorenzo Lipparini (Partecipazione). Quattro assessori hanno chiesto biglietti per il calcio ma non per gli eventi musicali: Filippo Del Corno (Cultura), Marco Granelli (Mobilità), Roberta Guaineri (Sport) e Cristina Tajani (Commercio).
Dalla giunta passiamo al Consiglio comunale. Il presidente Lamberto Bertolè (Pd) ha rinunciato al privilegio dei tagliandi omaggio per concerti e partite, così come altri cinque consiglieri: Carlo Monguzzi (Pd), Mariastella Gelmini (Pd) e i tre esponenti del M5S Patrizia Bedori, Gianluca Corrado e Simone Sollazzo. Il dem Aldo Ugliano ha chiesto solo due ticket per le partite e zero per i concerti. Ci sono invece undici consiglieri che non hanno rinunciato né a una sfida calcistica né a uno show musicale, dunque hanno utilizzato tutti i 112 biglietti omaggio (104 per le partite e 8 per i concerti) messi a disposizione dal Comune nell’ultima stagione:
Nicoletta D’Amico, Carmine Pacente e Rosario Pantaleo del Pd, Natascia Tosoni di Milano Progressista, Gianluca Comazzi, Fabrizio De Pasquale e Luigi Pagliuca di FI, Franco D’Alfonso, Marco Fumagalli ed Enrico Marcora della lista Sala e Manfredi Palmeri della lista Parisi. E Matteo Salvini? Il consigliere della Lega, ma soprattutto ministro dell’Interno e leader del Carroccio, ha chiesto e ottenuto 20 biglietti per le partite (quasi tutte del Milan, la sua squadra del cuore) e 8 per i concerti, cioè tutti quelli a disposizione degli eletti in Consiglio comunale per gli show musicali al Meazza. L’ex candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi, invece, ha ritirato 12 biglietti per le sfide calcistiche e 2 per i concerti.