San Donato, aereo su una palazzina: Filippo, Claire e il piccolo Raphael "Tragedia enorme"

Amici e colleghi sotto choc: addio a cittadini del mondo che avevano scelto di vivere a Milano. "Nascimbene riservato e intraprendente: manager perfetto per i nostri progetti"

Claire Stephanie Caroline Alexandrescou con il marito Filippo Nascimbene

Claire Stephanie Caroline Alexandrescou con il marito Filippo Nascimbene

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Milano -  "Una tragedia inimmaginabile che ci lascia senza fiato. Ciao Filippo, non dimenticheremo mai la tua gentilezza e il tuo sorriso". Un sorriso che Filippo Nascimbene, di 33 anni, con radici a Pavia ma a Milano da tempo, sfoggiava anche nelle (poche) foto pubblicate on line. Così come la moglie Claire Stephanie Caroline Alexandrescou, trentaquattrenne "cittadina del mondo", francese di origini romene.

Claire Stephanie Caroline Alexandrescou, 34enne francese di origini romene
Claire Stephanie Caroline Alexandrescou, 34enne francese di origini romene

Sono due delle otto vite spezzate domenica, nello schianto del piper sulla palazzina in ristrutturazione al confine tra Milano e San Donato. Si è spento anche il piccolo Raphael, il figlio della coppia, di poco più di un anno e mezzo.

Domenica sarebbe dovuta essere una giornata di festa, dopo il suo battesimo. A ricordare sorriso e gentilezza di Filippo sono i colleghi della società per cui lavorava come manager, la Start Hub consulting con sede in zona Maciachini, che si occupa di consulenza e servizi nel campo delle risorse umane. Nel lungo messaggio pubblicato sulla pagina Facebook dell’azienda, spiegano che "Filippo era con noi da poco meno di due anni. Aveva iniziato a lavorare in Start Hub subito prima del lockdown del 2020. L’inizio di un lavoro in una nuova realtà, si sa, è sempre molto complicato. Serve tempo per capire le dinamiche e affinare le alchimie. I primi mesi con il distanziamento forzato e i meet come unico contatto con tutti noi, tuttavia, non erano stati un ostacolo per Filippo: con le sue grandi capacità si era inserito subito a meraviglia e già dopo poco tempo sembrava essere da sempre uno ‘starthubber’. In questi due anni con la sua professionalità, la sua preparazione e la sua grande energia ha dato un contributo fondamentale al lancio e al consolidamento di tanti dei nostri progetti".

Dopo la laurea in Scienze politiche economiche e relazioni internazionali all’Università degli Studi del Piemonte Orientale (per anni Nascimbene ha vissuto a Casale Monferrato, dove si era trasferito con la mamma e il fratello Cesare dopo il divorzio dei genitori) e le prime esperienze lavorative, aveva proseguito la carriera a Milano. Da 8 anni era pure donatore di sangue per Avis. Il papà Alberto, assicuratore, morto un anno fa, era rimasto a Pavia e aveva avuto un’altra figlia, Mariasole. "Adesso è il momento del silenzio e del rispetto - concludono i colleghi -. Ci stringiamo alla famiglia colpita da questa immensa tragedia e siamo vicini a tutti i suoi cari". L’ad di Start Hub consulting, Manuele Vailati, di lui ha ricordato che "lo abbiamo conosciuto come un ragazzo splendido e di una gentilezza incredibile. Era riservato e sappiamo che si era sposato da poco (nel 2018, ndr). Ci parlava del suo bimbo stupendo". Un messaggio di cordoglio è stato scritto su Facebook anche dal sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi.  

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