San Donato, stage e laboratori all’Itis Mattei per entrare nel mondo del lavoro

Eudoscopio mette la scuola del Milanese al primo posto tra gli istituti tecnologici per il tasso di occupazione. Il preside Marco Esposito: " Coltiviamo rapporti con le aziende locali: 73 diplomati su 100 trovano un impiego"

Uno studente all'Itis Mattei di San Donato

Uno studente all'Itis Mattei di San Donato

San Dontao Milanese (Milano) -  Stage nelle aziende a partire dal terzo anno e un approccio pratico, con tante ore di laboratorio affiancate alle lezioni teoriche. Così l’Itis Enrico Mattei vuole essere un trampolino verso il mondo del lavoro. I dati dell’indagine Eudoscopio 2022 vedono la scuola di San Donato al primo posto, tra gli istituti tecnologici di Milano e hinterland, per il tasso di occupazione tra i diplomati: 73 su 100 trovano un impiego già nei mesi successivi alla maturità. Un risultato importante per l’istituto, presieduto da Marco Esposito, che aveva guadagnato il primo posto già nel 2020 e, dopo una temporanea retrocessione al secondo posto nel 2021, ora ha riconquistato la vetta.

Preside, come leggere questo risultato? "È gratificante constatare che, pur in un contesto di emergenza come il biennio condizionato dalla pandemia da Covid, siamo riusciti a garantire una continuità didattica e a trasmettere competenze tali da favorire l’ingresso dei nostri diplomati nel mondo del lavoro".

Quali fattori concorrono al successo? "La nostra è una didattica che coniuga teoria e pratica, affiancando lo studio ad attività di laboratorio altrettanto intense. Non solo. Abbiamo sempre coltivato stretti rapporti con le aziende della zona. In questo contesto si inseriscono gli stage: un modo per misurarsi col mondo del lavoro, orientare le scelte, capire cosa offre il territorio in termini di opportunità".

Cos’altro? "I nostri sforzi si indirizzano verso l’ammodernamento delle attrezzature, il contrasto alla dispersione scolastica, l’inclusività. Promuoviamo corsi di ri-orientamento per chi desidera cambiare indirizzo di studi e corsi di preparazione ai test d’ingresso all’università per chi dopo il diploma intende proseguire".

È una scuola ambita dai ragazzi? "Quest’anno abbiamo 940 iscritti tra Itis e liceo delle scienze applicate. Ogni anno attiviamo in totale 9 classi prime. Sono numeri corposi, che cerchiamo di soddisfare con sforzi non indifferenti per reperire spazi adeguati".

Quanto è difficile suscitare l’interesse dei giovani? "I ragazzi hanno molte sollecitazioni che arrivano dall’esterno, per alcuni di loro la scuola non è una priorità. Per agganciarli servono modalità vicine al loro mondo, a partire dalla didattica digitale".

Esiste ancora l’idea che le scuole tecniche siano più semplici dei licei? "Un pregiudizio duro da scardinare. In realtà anche quello dell’Itis è un percorso impegnativo, con un numero di ore curricolari anche più alto di quello dei licei. Lo ribadiremo sabato, in occasione dell’open day".

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