NICOLA PALMA
Cronaca

Samardo Samuels trasloca e va in hotel. Il sollievo degli inquilini “ostaggi” del cestista: “Per noi è una liberazione”

Milano, dopo l’arresto l’ex stella dell’Olimpia trasferito temporaneamente in un albergo. L’avvocata: "Il problema non è risolto, ma una soluzione andava trovata subito".

Samardo Samuels trasloca e va in hotel. Il sollievo degli inquilini “ostaggi” del cestista: “Per noi è una liberazione”

Milano – Samardo Samuels si è trasferito in albergo. "È vero che i problemi non si risolvono spostandoli - premette la sua avvocata Valentina Di Maro - ma una soluzione andava trovata subito". Una soluzione temporanea, certo, ma necessaria per stemperare una tensione tra condòmini che da tempo aveva superato il livello di guardia. È evidente che il trentaseienne giamaicano non potrà restare per sempre in hotel, ma questo periodo lontano dal luogo in cui ha dimorato fino a poche ore fa (in una casa di proprietà, va precisato) servirà a trovare un’altra sistemazione, probabilmente lontano da via Valtellina. "Per noi è una liberazione - dicono in coro dal palazzo -. Un sollievo, possiamo finalmente tornare alle nostre abitudini".

Samardo Samuels in campo con la casacca dell'Armani e, recentemente, alla finestra della sua abitazione in via Valtellina a Milano
Samardo Samuels in campo con la casacca dell'Armani e, recentemente, alla finestra della sua abitazione in via Valtellina a Milano

Il caso Samuels è deflagrato la sera dell’8 marzo, quando un’inquilina dello stabile in zona Farini ha chiamato il 112 per riferire che lei, il marito e i due figli minorenni erano rintanati nel seminterrato di una delle scale del condominio perché impauriti dall’ex cestista dell’Olimpia e dal suo cane corso senza museruola né guinzaglio. Quando i militari del Radiomobile sono arrivati in via Valtellina, hanno visto lo sportivo in cortile che beveva alcolici e ascoltava musica a tutto volume. Gli investigatori dell’Arma hanno invitato Samuels a mettere in sicurezza il molosso, e a quel punto il trentaseienne, con un passato Nba con la casacca dei Cleveland Cavaliers, si è chiuso in casa, salvo poi aprire e farsi identificare dopo un colloquio telefonico con il suo legale. Le generalità inserite in banca dati hanno fatto emergere le denunce per stalking presentate da alcuni residenti a fine 2024 e i divieti di avvicinamento al marito della coppia “in ostaggio” e ad altri tre inquilini. A valle degli accertamenti in caserma e d’intesa col pm di turno Marco Cirigliano, Samuels è stato arrestato. Due giorni dopo, il giamaicano si è presentato in Tribunale per la direttissima: il giudice ha convalidato il provvedimento, ma l’ha rimesso in libertà senza disporre misure cautelari e rinviando tutto al 23 aprile. All’uscita, il trentaseienne si è mostrato sorridente, dicendo che il suo unico obiettivo è tornare a giocare a pallacanestro.

Dall’analisi degli esposti presentati nelle ultime settimane, emerge che i problemi di convivenza sono cominciati nell’ottobre scorso, quando il cestista ha traslocato al piano rialzato dello stabile dove aveva già vissuto in passato con l’ex moglie. Sin dai primi giorni, gli altri condomini si sono lamentati per la presenza ingombrante del cane corso e per gli atteggiamenti aggressivi di Samuels. Urla e comportamenti minacciosi non hanno risparmiato, secondo i racconti, neppure una giovane con disabilità, bloccata una sera sulle scale di casa, e hanno particolarmente spaventato alcune bambine: una ha addirittura smesso di parlare per un breve periodo, scrivendo sul diario frasi chiaramente riferibili a Samuels e ai litigi con suo padre. Ora la speranza è che in via Valtellina possa tornare il sereno, dopo mesi che in tanti non hanno esitato a definire “da incubo”.