NICOLA PALMA
Cronaca

Incidente fatale in via Girola, choc per la morte di Salvatore: "Ora sei tra gli angeli"

Il giovane di 33 anni è andato a sbattere contro un cancello di ferro

Salvatore Guerrieri, per gli amici Sasà

Milano, 9 settembre 2016 - Alcuni testimoni hanno visto quel bolide sfrecciare su una ruota prima di andare a schiantarsi contro un palo della luce. In sella alla moto di grossa cilindrata c’era Salvatore Guerrieri, detto Sasà, trentatreeenne originario di San Severo, in provincia di Foggia, ma residente a Milano: inutili i soccorsi, l’uomo è deceduto all’ospedale Niguarda poco dopo il trasporto in ambulanza. Ricostruiamo la scena. Siamo in via Santhià, una stradina di qualche centinaio di metri in zona Prato Centenaro (a due passi dalla casa in cui Sasà viveva in via Racconigi): poco prima delle 23, la Suzuki blu guidata da Guerrieri imbocca la via a velocità molto sostenuta, come riferito agli agenti della polizia locale da un automobilista che ha assistito alla scena. A un certo punto, il centauro impenna la moto, nonostante l’incrocio con via Girola sia tutt’altro che distante.

Lo spazio per frenare non c’è. Salvatore prova a inchiodare per evitare l’impatto, ma non ci riesce: la Suzuki va a sbattere contro il palo della luce collocato lungo il marciapiedi di fronte al tratto conclusivo di via Santhià; i vigili la ritroveranno praticamente spezzata in due. Guerrieri viene sbalzato contro il cancello in ferro di uno stabile condominiale e resta a terra: i sanitari del 118 lo trovano in stato di incoscienza e lo caricano subito in ambulanza per trasportarlo d’urgenza al Niguarda. Niente da fare: vane le manovre di rianimazione, il trentatreenne muore poco dopo l’arrivo in pronto soccorso.

Sul posto, come detto, giungono pure gli agenti del Radiomobile della polizia locale, che avviano subito gli accertamenti del caso; al momento, però, paiono esserci pochissimi dubbi sulla dinamica dell’incidente. In poche ore, la notizia della scomparsa di Salvatore Guerrieri si diffonde via social tra parenti e amici che vivono a San Severo: «Non dimenticherò mai il tuo sorriso meraviglioso che avevi, né dimenticherò quest’estate che sei venuto a trovarmi», ha scritto una ragazza in un post. E ancora: «La vita è crudele Sasà: avevi solo trentatré anni, adesso sei tra gli angeli».

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