"Salvare via Cevedale dal mattone" Guerra di nervi (annunciata) in aula

Osservazioni sulla variante al Pgt, opposizione in campo "per attenuare l’impatto di 12mila metri di residenziale"

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di Barbara Calderola

Il campo di mais che rischia di essere cancellato dai nuovi palazzi è diventato il simbolo della battaglia e nei mesi scorsi ha ospitato flash-mob e manifestazioni di Legambiente Martesana, ma ora "per salvare via Cevedale dal mattone" Vivere Cernusco, la forza di opposizione, spina nel fianco dell’Amministrazione guidata dal dem Ermanno Zacchetti, promette una guerra di nervi in aula. La variante al Piano di governo del Territorio che mette nero su bianco la lottizzazione adottata in consiglio prima delle vacanze di fine anno è entrata nella fase delle osservazioni. E su queste puntano gli ex alleati del sindaco per "attenuare l’impatto di 12mila metri di residenziale, 100-120 appartamenti dipenderà dal taglio - spiega il capogruppo Giordano Marchetti - a fronte della cessione al Comune di un pezzettino del cannocchiale di Villa Alari, dunque molto lontano da qui, ma che per somigliare a una compensazione dovrebbe essere decisamente più consistente".

Sulla carta la minoranza non ha i numeri per riscrivere ancora una volta il contrastato disegno del quartiere, "ma saremo come la goccia che scava il marmo", ripetono i consiglieri critici sulle volumetrie anche prima di abbandonare il Municipio. La corrente contraria all’intervento che dovrà passare di nuovo in Commissione e in Consiglio per l’approvazione può contare su un partito molto più ampio, fuori dal palazzo. È questione di opportunità e con le elezioni alle porte può fare la differenza. Ci sono ambientalisti, attivisti di Cernusco Bene Comune che nei mesi scorsi sul dossier avevano chiesto alla giunta "un atto di coraggio", cioè di fare marcia indietro. "L’intervento investe un’area di pregio, che lambisce il Parco delle Cave ai margini del quale - ricordano - sorgeranno i palazzi". La variante ha fatto sparire l’edilizia convenzionata (cioè a prezzi calmierati) restituendola al mercato libero, ha ridotto il costruito previsto inizialmente del 25%, e a carico del privato resta il nido di 300 metri all’interno del nuovo rione. Cambiamenti insufficienti per i contrari, il quadrante a fianco, sotto vincolo della riserva, "sarà attrezzato con ciclabili e parcheggi - sottolinea il capogruppo -. Il taglio di almeno un quarto delle abitazioni era il punto di partenza per noi a fronte del fatto che le case saranno vendute senza vincoli". Zacchetti chiarisce: "In città ci sono 71,5 metri quadrati di verde pro capite contro una media provinciale di 32, il provvedimento è attento all’ambiente come confermano alcuni suoi effetti: minori volumetrie e quindi minor consumo di verde e un ridotto numero di nuovi insediamenti; la salvaguardia di aree verdi pregiate come quella della Melghera e il pezzettino del Parco degli Aironi a Nord verso Carugate".

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