MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Salone del Mobile, Governo in campo

Il ministro Giorgetti: "Evento a rischio? Forniremo garanzie". Sala e Fontana agli operatori: "Ripensateci"

di Massimiliano Mingoia

Il pressing è incessante. Parte di prima mattina il sindaco Giuseppe Sala, chiude in serata il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, che promette l’impegno diretto del Governo Draghi e propone l’apertura di un tavolo di trattativa. Tutti in campo, da sinistra a destra, per non far saltare il Salone del Mobile, inizialmente previsto dal 5 al 10 settembre ma fino a ieri ancora a forte rischio di cancellazione per motivi strettamente economici.

Il consiglio di amministrazione di Federlegno Arredo Eventi, la società che organizza l’evento, dopo le dimissioni del presidente Claudio Luti è tornato a riunirsi nel tardo pomeriggio di ieri ma la decisione finale – annullare o confermare il Salone del Mobile – è slittata ai prossimi giorni, anche alla luce del pressing delle istituzioni milanesi, lombarde e nazionali. Il primo a far sentire la sua voce è Sala con un videomessaggio in cui tira in ballo anche l’invito già accettato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella di essere presente all’inaugurazione del Salone prevista il 5 settembre. Il sindaco mostra una lettera in cui il Capo dello Stato assicura la sua presenza a Milano quel giorno e inizia un lungo monologo: "Secondo gli operatori del mondo dell’arredo i tempi sono stretti? Lo capisco, ma tutti noi abbiamo fatto i salti mortali in questa fase per porre rimedio alle urgenze che la pandemia ci ha portato ad affrontare. Hanno il dubbio che il loro investimento non avrà il ritorno degli anni precedenti? Lo so bene, ma noi stiamo lavorando da mesi sui protocolli sanitari e sulle questioni logistiche per permettere agli operatori di partecipare al Salone". Il primo cittadino, a questo punto, ricorda anche che suo padre era un piccolo imprenditore brianzolo del settore dell’arredo e sottolinea: "Voi avete pagato le conseguenze della pandemia ma decisamente meno di altre categorie come i ristoratori o gli albergatori. In questi momenti, le comunità si stringono. Non esiste un tema di debiti o crediti, ma il tema della generosità. La collaborazione tra Milano e l’arredo attraverso il Salone del Mobile è ultradecennale. Stiamo attenti, perché non è così scontato che non ci siano altre città europee che in queste difficoltà possano inserirsi e possano reclamare un ruolo importante nel design. Cosa che, da sindaco di Milano, non posso permettere. Per cui, rifletteteci". All’ora di pranzo, da Como, interviene anche il governatore lombardo Attilio Fontana: "Credo che il Salone del Mobile debba rappresentare anche simbolicamente il momento della ripresa. Noi come Regione abbiamo dato tutta la nostra disponibilità a venire incontro alle esigenze degli organizzatori. Oggi ribadiamo questa disponibilità e ci auguriamo che possa esserci un ripensamento".

La prospettiva che il Salone salti ha avuto l’effetto di far crollare a Piazza Affari le quotazioni di Fiera Milano (-10%), che ospita il Salone, ed ha fatto accendere l’allarme rosso dalle parti di Assolombarda ma anche da quelle del Governo. Il ministro Giorgetti, non ha caso, inquadra l’evento come nazionale: "Il Salone del Mobile non è solo una fiera ma un evento che ci rappresenta nel mondo. Per questo è importante che da parte di tutto il Governo sia fatto uno sforzo ulteriore e se necessario anche un sacrificio per fornire ulteriori elementi di garanzia che favoriscano l’inaugurazione e lo svolgimento del Salone. Per quanto mi riguarda, garantisco l’impegno ad aprire subito un tavolo dedicato per agevolare la partecipazione all’evento di tutte le parti interessate". Il pressing continuerà. Il risultato finale è atteso nei prossimi giorni.