Test sierologici, Sala contro tutti: "Dalla Regione un'apertura bizzarra" / VIDEO

Il sindaco di Milano critica anche il ministro della Salute: "Impensabile un trattamento diverso a seconda della regione"

Beppe Sala

Beppe Sala

Milano, 13 maggio 2020 - Governo e Regione, Beppe Sala contro tutti. Il sindaco di Milano, nel consueto videomessaggio postato su Facebook si rivolge al governatore lombardo, Attilio Fontana e al ministro della Salute, Roberto Speranza per chiedere chiarezza sui test sierologici. "A Fontana e al ministro della Salute Speranza chiedo di fare chiarezza su cosa esattamente pensate dei test sierologici. Al ministro chiedo come è pensabile che se un cittadino italiano è lombardo o veneto ha un trattamento diverso rispetto ai test?'' Quindi prosegue: "La seconda domanda la rivolgo al collega Fontana. Leggo che dice 'riapriremo sulla base dei dati epidemiologici'. Quali sono questi dati?". 

Sala punta poi il dito contro Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, pur senza mai citarlo esplicitamente: "Ha detto che c'è un'apertura affinché i privati facciano i test, dicendo però che se li pagano loro, 63 euro a test e che se ne prendono la responsabilità". Questo secondo Sala, "è un pò bizzarro perché lo stesso assessore pochi giorni fa ha detto 'invito tutti a non farli, li ritengo inutili', se però li fanno i privati possono essere utili, chissà..". "A proposito di bizzarrie - ha poi sottolineato Sala - il Testo unico che precede il titolo 5 della Costituzione dice una cosa importante sul ruolo del sindaco, ossia che è responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. E' bizzarro, perché il sindaco non ha nessun potere. I miei cittadini mi chiedono di fare il test e anche i dipendenti del Comune mi scrivono che rientrano a lavoro se faccio i test. Capite il mio imbarazzo?". 

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