Milano, 1 giugno 2020 - "Non posso certamente provare sentimenti negativi verso la Sardegna. Il mio 'me ne ricorderò', comunque sbagliato nella forma, era rivolto alla politica sarda". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha fatto il mea culpa per la frase rivolta al governatore della Sardegna, Christian Solinas, che voleva sottoporre a test i turisti provenienti dalle Lombardia e da Milano. Sala ha postato su Instagram una foto della barca a vela che teneva, prima di venderla, proprio in Sardegna. "So di essere stato ruvido ma forse stavo anticipando un tema sentito dai cittadini" ha aggiunto.
Nel frattempo Solinas sembra fare un passo indietro sul passaporto sanitario e, in caso di mancato accordo col governo, pensa a un sistema di controlli soft, con prenotazioni e questionari da compilare, immaginando anche un bonus per i turisti che accettano di sottoporti al test. "Dal 3 giugno non è più prevista la quarantena per i voli domestici", ha detto. E ha chiarito: "Per venire in Sardegna dal 3 giugno è sufficiente fare una prenotazione, e noi invitiamo tutti i turisti a prenotare perché l'Isola intende accoglierli a braccia aperte". "Con il governo - ha ribadito - stiamo cercando di trovare un punto di intesa sul modello che noi proponiamo" per gli arrivi sicuri. Cioè la richiesta di una certificazione di negatività risultante da un test, "purché sia accreditato dallo Stato, anche sierologico va bene", ha precisato Solinas.
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