Condanna, il contrattacco di Sala: "Expo è stato il più grande beneficio per Milano"

Il sindaco riferisce in Consiglio comunale sulla sentenza del Tribunale e annuncia ricorso in Appello

Giuseppe Sala, sindaco di Milano

Giuseppe Sala, sindaco di Milano

Milano, 8 luglio 2019 - "Le sentenze vanno rispettate ma spero che si possano almeno commentare in un Paese democratico". Esordisce così il sindaco di Milano Giuseppe Sala in Consiglio comunale dove riferisce sulla sentenza che lo riguarda del processo milanese in cui è stato condannato a 6 mesi (condanna poi convertita in 45mila euro di sazione) per la piastra Expo.

"Sono l'unico condannato come se io avessi pensato, costruito, firmato da solo quel documento - osserva Sala -. Non ho competenze legali neanche per immaginarlo uno schema del genere". Inoltre, aggiunge il sindaco, "sono stato condannato senza che l'accusa potesse produrre una telefonata, un sms o una mail che dimostrasse che io avessi firmato un atto illegittimo, senza che in tribunale mi si mettesse a confronto con un testimone che potesse dire guardandomi in faccia 'te lo avevo detto' (che quegli atti erano retrodatati, ndr.)". "Le attenuanti riconosciute - continua Sala - mi aiutano a interpretare questa sentenza. Per il tribunale avrei agito per l'interesse superiore del Paese. Sarebbe stata compiuta (la firma retrodatata, ndr) per non pregiudicare la realizzazione di opere di Expo, per far sì che si potesse fare nei tempi previsti. Expo non è stato solo un grande evento ma un modo per reinventare in modo contemporaneo questa manifestazione. Il più grande beneficio per Milano negli ultimi decenni", conclude Sala.

Commenta la sentenza del tribunale sulla piastra Expo, Sala e ribadisce davanti il Consiglio comunale di non ricordare il documento 'sotto accusa' perché retrodatato. "Io non ricordo nemmeno quel documento, per me rimane uno delle migliaia che ho firmato e che firmo ancora. Confessandovi - ammette - che anche oggi, a volte, firmo alle 20.30 di sera dopo dodici ore di lavoro, senza controllare la data". Infine, il sindaco annuncia che con ogni probabilità ricorrerà in Appello: "Le sentenze si rispettano, se si ritengono sbagliate si appellano e credo proprio che lo faremo ma questo campo è degli avvocati".

(fonte AGI)

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