
Iris (a destra) insieme a un’altra olgettina, Barbara Guerra
Milano, 24 settembre 2015 - Inchiesta Ruby ter a Milano. Il gip di Milano Stefania Donadeo, nel corso dell'udienza con al centro l'istanza della Procura di inviare al Senato la richiesta di autorizzazione all'utilizzo di 11 intercettazioni tra Berlusconi e due giovani ospiti ad Arcore, ha respinto una questione di legittimità costituzionale avanzata dalla difesa dell'ex premier.
La scorsa settimana l'avvocato Federico Cecconi, difensore di Silvio Berlusconi, accusato con una ventina di giovani ospiti alle sue serate ad Arcore, tra cui la stessa Ruby, di corruzione in atti giudiziari, aveva chiesto al gip di trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale, sostenendo l'incompatibilità dello stesso giudice in quanto nel 2012-2013 aveva autorizzato le intercettazioni per cui si chiede ora al Parlamento ora l'utilizzo. Si tratta di 11 telefonate tra l'ex premier e Iris Berardi e Barbara Guerra che erano emerse in un'altra indagine, in corso quando l'ex capo del Governo era senatore e con al centro una presunta truffa su finanziamenti pubblici ad un imprenditore. In quelle intercettazioni le 2 ragazze avrebbero chiesto denaro e utilità in cambio del loro atteggiamento processuale favorevole all'ex cavaliere nel processo Ruby bis nel quale prima si erano costituite parti civili e poi hanno ritirato la loro costituzione. Queste telefonate, in cui Berlusconi non era intercettato direttamente, in un primo momento erano state archiviate e poi recuperate dagli inquirenti ed inserite nel fascicolo Ruby ter. Il gip di Milano Stefania Donadeo si e' riservata di decidere sull'invio al Parlamento della richiesta di autorizzazione delle intercettazioni.