Ruby ter, Karima presenta il suo libro: "Oggi non tornerei a casa di Berlusconi"

La 30enne, assolta insieme a tutti gli altri imputati del processo Ruby Ter, ha raccontato la sua verità nella biografia: "Non sono una prostituta, da oggi posso vivere da ragazza normale"

Milano, 16 febbraio 2023  -"Io sono Karima El Mahroug, sono nata l'1 novembre 1992, vivo a Genova, non sono una prostituta e soprattutto sono assolutamente sicura di non avere parenti famosi". Debutta così, con una mezza risata ruvida, Karima El Mahroug, alla presentazione del suo libro "Karima" all'Hotel Diana di Milano.

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In total black, la 30enne ha lambito il ricordo degli anni dell'infanzia, le comunità, i maltrattamenti, le ferite del rapporto col padre. "Questo libro mi è servito per mettere un punto, dato che ho permesso a tutto il mondo di definirmi facendomi anche del male". Un atto di autoaffermazione, un percorso "che non è stato per nulla facile" ma "grazie a questa esperienza mi sono compresa, nel frattempo sono cresciuta". Alla biografia ha lavorato un team di donne: "Ho sempre sperato di trovare solidarietà femminile, questo gruppo di donne è un balsamo per la mia anima, mi hanno dato la forza di credere in una rinascita. Essere creduta da delle donne... - ha detto ce con voce un po' rotta - non riesco a esprimere bene la mia emotività in questo momento".

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Poi, entrando nella stretta attualità, il tono è diventato più netto.  All'indomani della sentenza di primo grado che ha scagionato lei e altri 28 imputati, compreso Silvio Berlusconi, ha raccontato: "La parte processuale è stata faticosissima. All'inizio, a 17 anni, c'è stata forse una parte di incoscienza. Poi però gli anni diventavano sempre più lunghi. Mi è stato subito affibbiato un marchio, quello della prostituta minorenne". Arriva quindi l'accusa per corruzione in atti giudiziari e l'ultimo capitolo, inatteso. "Ieri fortunatamente c'è stata assoluzione, non me l'aspettavo perché ero abituata a ricevere solo il peggio da questa gogna mediatica e giudiziaria".  Un sospiro di sollievo: "Da oggi posso iniziare a vivere da ragazza normale, con una spensieratezza che non c'è stata in questi anni, anni di vita che mi sono stati rubati".

Quanto al rapporto con l'ex premier, se definirlo "di affetto" è forse "un po' troppo", "in quella persona non ho mai visto il potere, il politico, ho trovato in lui la possibilità di essere aiutata e mi sono sentita rispettata da quella persona". "Silvio Berlusconi - ha rimarcato - pur essendo noi mondi così lontani, non mi ha mai fatto sentire fuori luogo: quando dico che mi ha rispettata e trattata bene mi riferisco a queste piccolezze, per quelle sei volte in cui sono stata in quella casa". Casa di Arcore in cui oggi non rientrerebbe: "Probabilmente no", ha confessato, "tornassi indietro, con la testa di adesso" ma "non per la persona" di Berlusconi, quanto "per quello che rappresenta la persona e ciò che la circonda". E di quel famoso 14 febbraio 2010 da cui tutto ebbe inizio ha aggiunto: "Entrare in quella casa, non sapevo neanche dove stessi andando quella sera o chi fosse il presidente Berlusconi". E quindi ha tagliato corto: dal Cav "non ho ricevuto milioni di euro, non hanno mai trovato niente, sono stata assolta perchè il fatto non sussiste".sono tra le poche persone che gli ha mostrato gratitudine. In me ha visto una buona persona". 

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