Alla fine, il ragazzino ha confessato: "Sono stato io". Il minorenne ha riferito di aver sfilato la bomboletta con la sostanza urticante dalla tasca del giubbotto di una compagna di classe e di averne spruzzato il contenuto nell’aula (e probabilmente pure in altre tre), provocando fastidi alla gola a diversi alunni e generando l’evacuazione dell’istituto per più di un’ora. L’allarme è scattato poco prima delle 10 di ieri alla scuola media Quasimodo di via della Giustizia, in zona Maggiolina: inizialmente, sono stati gli studenti di una prima a lamentare fastidi alla gola, seguiti dal docente appena entrato per fare lezione; dopo una decina di minuti, gli stessi sintomi sono stati avvertiti da altri alunni di un’altra prima, di una seconda e di una terza tra piano terra e primo piano. A quel punto, è stata disposta l’evacuazione dell’intero edificio: in 200 tra ragazzi, professori e personale scolastico sono usciti in cortile per attendere l’arrivo delle ambulanze, dei vigili del fuoco e degli agenti delle Volanti e del commissariato Greco Turro.
Un’undicenne con difficoltà respiratorie è stata trasportata in codice verde in ospedale, ma per fortuna le sue condizioni non hanno mai destato preoccupazione; altri sono stati assistiti sul posto. Attorno alle 11, la situazione è tornata alla normalità, e tutti sono rientrati. Una ragazza della prima classe coinvolta ha riferito al prof che al mattino aveva con sé lo spray al peperoncino e che l’aveva ritrovato a terra solo dopo l’accaduto. Di conseguenza, l’insegnante ha chiesto ai suoi compagni di classe se qualcuno lo avesse preso, ottenendo la "confessione" di uno di loro.
N.P.
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