Milano, in manette i rapinatori "romantici" dei Rolex: ecco come agivano

Arrestati dagli agenti della Squadra Mobile tre giovani pregiudicati, tra i 20 e i 27 anni

Milano - I tre rapinatori di orologi avevano un programma preciso: derubare qualcuno e andare a cena con le fidanzate il giorno di San Valentino. A rovinare la festa sono arrivati gli specialisti della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Francesco Federico, che li hanno arrestati qualche minuto dopo una tentata rapina in viale Elvezia angolo via Canonica: in manette sono finiti i trasfertisti napoletani Antonio Forte, 27enne pregiudicato anche per tentato omicidio, Antonio Pipolo, 24 anni, e Vittorio Sorriente, 20 anni, già coinvolto nel raid in zona San Babila contro il primario dello Ieo Lorenzo Spaggiari.

Le vittime seguite fino a casa

I poliziotti hanno iniziato a indagare sulla batteria a gennaio, notando un modus operandi diverso dal solito: i banditi non usavano il trucco dello specchietto, ma seguivano il malcapitato fin sotto casa e lo aggredivano sulla rampa dei box, quasi sempre armati di una pistola finta. L'inchiesta, coordinata dal pm Rosario Ferracane, ha portato col passare dei giorni a individuare i tre motorini usati dalla banda, che venivano parcheggiati a Rho, e il presunto covo a Paderno Dugnano.

Gli accertamenti hanno avuto una rapida accelerazione venerdì sera, quando i rapinatori hanno preso di mira un dentista di 38 anni che stava rientrando a casa a bordo della sua auto in via Farini: l'uomo si è opposto al tentativo di rapina di un Rolex Daytona d'oro, e a quel punto i malviventi sono scappati coprendosi con alcuni colpi a salve sparati in aria. Martedì pomeriggio ci hanno riprovato, mettendo nel mirino il conducente di una Audi R8 in zona Arena Civica: in questa occasione, hanno usato la tecnica della botta al retrovisore, ma l'automobilista si è difeso con veemenza; nella colluttazione, i rapinatori sono riusciti a spezzare il cinturino del Rolex, ma l'orologio è finito nel cassetto dello sportello.

Le manette e la cena romantica sfumata

A quel punto, i tre sono fuggiti, ma gli agenti della Mobile sapevano dove andarli a cercare, preferendo intervenire in un contesto di maggior sicurezza rispetto a una situazione di traffico intenso e potenziale pericolo per gli automobilisti di passaggio. A Paderno Dugnano il blitz e le manette. Nell'appartamento-covo, c'erano anche due donne, che stavano aspettando i rispettivi compagni per festeggiare insieme San Valentino in un ristorante. Le indagini sono ancora in corso, anche perché c'è il sospetto che il gruppo sia entrato in azione anche in altri casi, compreso quello che ha visto come vittima l'imprenditore Alessandro Del Bono, marito di Afef Jnifen.

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