Boschetto di Rogoredo, mountain bike contro lo spaccio

L'assessore Maran: c’è ancora molto da fare ma il 30 settembre inaugureremo una pista per bici contro il degrado

Il boschetto di Rogoredo

Il boschetto di Rogoredo

Milano, 29 agosto 2018 - La premessa è cauta: «Dopo quasi un anno c’è ancora molto da fare per debellare lo spaccio, ma tanto è stato fatto». L’assessore comunale all’Urbanistica e al Verde Pierfrancesco Maran ieri pomeriggio ha fatto un sopralluogo a Porto di Mare e al «boschetto della droga» di Rogoredo per fare il punto della situazione su una delle aree più degradate e pericolose della città.

nell'ottobre del 2017 il Comune ha affidato l’area a Italia Nostra per affiancare alle azioni repressive delle forze dell’ordine un progetto di recupero e riuso di quegli spazi. Un progetto che secondo Maran inizia a dare i primi risultati: «Spacciatori e tossicodipendenti sono ancora tanti, oggi occupano un’area di 5 ettari mentre prima era di oltre 30 ettari». Nelle settimane scorse, in realtà, le siringhe sono state trovate anche nell’area oltre i 5 ettari indicati dall’assessore, come testimoniato dai recenti blitz delle forze dell’ordine. Ma qualcosa sta cambiando e l’amministrazione è convinta che con il riuso del terreno da parte dei cittadini la situazione potrebbe ulterioremente migliorare. «Il parco ha avuto grandi interventi di sfalcio, rimozione rifiuti di ogni dimensione, creazione di un percorso interno al verde che consente anche alle forze dell’ordine di entrare in auto – continua Maran –. Questo percorso sta diventando anche un itinerario per mountain bike che inaugureremo durante la Milano GreenWeek domenica 30 settembre. Nelle prossime settimane torneranno le pecore a pascolare, l’estate prossima il luogo verrà utilizzato in occasione del raduno nazionale degli alpini».

L'assessore, inoltre, ricorda che «intorno all’altra area di spaccio, quella di via Orwell, le Ferrovie dello Stato hanno realizzato un muro di contenimento, che ha ridotto lo spaccio da quel lato concentrandolo di nuovo verso il boschetto». La conclusione di Maran è la seguente: «Siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare per garantire sicurezza al quartiere di Rogoredo, ma noi però non molleremo un metro fino a quando il problema non sarà risolto».

 

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