Come fantasmi lungo le massicciate: a Rogoredo allontanati 18 tossicodipendenti

All'ordine del giorno molestie ai passeggeri e al personale, lanci di sassi e "passeggiate" tra i binari

Uno spacciatore lungo i binari a Rogoredo

Uno spacciatore lungo i binari a Rogoredo

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Milano - Lanci di pietre contro i treni. Passaggi e bivacchi nelle aree riservate agli addetti ai lavori. Ma anche pericolose "passeggiate" tra i binari e molestie continue nei confronti di personale addetto ai treni e passeggeri. Soprattutto, la stazione era diventata per loro un punto d’approdo in cui consumare droga. Questo lo scenario descritto, che ha portato il questore Giuseppe Petronzi a emettere 18 fogli di via obbligatori con divieto di ritorno per un periodo che va da uno a 3 anni nel comune di Milano: provvedimenti destinati a 18 cittadini italiani tra i 24 e i 36 anni residenti in varie zone della Lombardia, come Pavia, Lecco e Cremona, e in arrivo anche da Liguria, Piemonte, Veneto e Toscana.

Tutti tossicodipendenti, con precedenti per reati contro il patrimonio e spaccio, diventati habituè (indesiderati) alla stazione di Rogoredo e pure di San Donato. L’azione di prevenzione, seguita all’istruttoria condotta dai poliziotti della Divisione Anticrimine su segnalazione dei colleghi della Polizia Ferroviaria, spiegano dalla Questura, si è resa necessaria perché tutti e 18 "minavano la sicurezza sia dei trasporti pubblici che propria". Basti dire che più volte il personale delle ferrovie aveva dovuto rallentare o interrompere la circolazione dei treni per non mettere in pericolo l’incolumità di queste persone, che come fantasmi vagavano lungo la massicciata. Facile individuare i luoghi in cui sostavano, perché restavano le loro tracce: siringhe, carta stagnola e contenitori usati per inalare lo stupefacente.  

Lo scorso 6 maggio e poi ancora tre giorni dopo, a preoccupare era stato un lancio di sassi prima contro un treno regionale e poi contro un Frecciarossa, presi come bersagli e danneggiati. Problemi non solo a Rogoredo ma anche nella vicina stazione di San Donato, dove il 12 maggio un uomo rimasto ignoto è salito sul tetto della carrozza di un treno, con tutta probabilità sotto l’effetto si sostanze stupefacenti, bloccando la circolazione ferroviaria. Ora, i 18 destinatari delle misure sono stati "rimpatriati" nel comune di residenza, con l’espresso divieto di rientrare nel comune di Milano. L’eventuale violazione della prescrizione comporta un aggravamento della misura fino all’arresto. Questi provvedimenti seguono a distanza di 4 giorni le misure di custodia cautelare in carcere per 12 persone, 11 marocchini di età compresa tra i 19 e i 44 anni e una cittadina italiana di 33 anni, gravemente indiziati di gestire lo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area ferroviaria di Milano Rogoredo. Secondo quanto emerso, il gruppo gestiva la piazza dello spaccio di droga nelle aree ferroviarie di Milano Rogoredo e San Donato.

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