Un boato e le fiamme fra i tetti poco dopo le sei del mattino, sirene, soccorsi, trambusto e cordoglio per la vittima. L’incendio, di vaste dimensioni, è divampato in via Jacopo da Trezzo, a quattro passi dal municipio. La distruzione sotto gli occhi di tutti. E solo nel corso delle operazioni di spegnimento, la certezza del dramma: carbonizzato – nell’appartamento da cui con ragionevole sicurezza si è sprigionato tutto – è stato trovato il corpo di un uomo, indicato come un settantenne di origine senegalese che da molto tempo viveva nell’alloggio, non si sa se con regolare contratto d’affitto. L’identificazione da parte degli inquirenti è certa, ma il riserbo dovuto. Il corpo è infatti irriconoscibile.
Il rogo avrebbe potuto avere un bilancio ancora peggiore: è stata infatti salvata un’altra inquilina, 92enne, con problemi di mobilità. Mentre le fiamme avvolgevano lo stabile e gli altri residenti si erano già riversati fuori, non riusciva a uscire da sola dal suo appartamento, al pianterreno: sono stati carabinieri e vigili del fuoco a sfondare la porta e a trarla in salvo. Nel grande cortile di via Jacopo, nella piazzetta Figini, su cui si affaccia la palazzina di corte a due piani, uno scenario di distruzione.
L’incendio è esploso al primo piano, all’angolo fra le due ali della struttura. Il tetto sopra l’alloggio incendiato non c’è più. Ma sono inagibili in totale sei appartamenti, a fianco e sotto. E sono provvisoriamente senza casa cinque famiglie: quattro di queste hanno trovato alloggio da parenti o amici in città. Di una famiglia di tre persone, che non ha alternative abitative, si sta occupando il Comune. Quando l’allarme è scattato non erano ancora le sei e mezza del mattino. Ai numeri di emergenza sono giunte le telefonate di alcuni passanti ma anche di residenti della corte, allarmati dal fumo, dagli scoppi, dall’odore di bruciato. Alcuni svegliati di soprassalto dal latrare del cane di casa, altri dallo scampanellare dei vicini. Sul posto, poco dopo, la macchina dei soccorsi: vigili del fuoco con numerose autopompe, carabinieri, soccorritori, protezione civile. Fuori in pochi minuti i residenti, qualche decina. Sono stati loro a indicare l’abitazione della 92enne, sola e imprigionata in casa. Subito giù la porta, la donna è stata soccorsa e portata in ospedale per controlli. Troppo tardi invece per il senegalese.