Rocca Brivio tiene duro con successo

Anche in assenza di gestore esterno e di piani di rilancio 60 i giorni di eventi nel 2022 grazie ai volontari

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di Alessandra Zanardi

"Rocca Brivio è viva e fa bene al territorio". Pur in assenza di un gestore esterno e di imminenti piani di rilancio, grazie all’infaticabile lavoro dei soci dell’associazione Roccabrivio l’omonima villa del Seicento continua ad essere teatro di eventi, oltre che curata e mantenuta. Sono state più di 40, nel 2022, le iniziative di carattere sociale e culturale che l’antico edificio ha ospitato, per un totale di 60 giorni di eventi tra concerti, mostre, visite guidate e attività con le scuole.

Sessanta giorni, "ai quali vanno ad aggiungersi le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria svolte dai volontari", osserva il presidente dell’associazione Luigi Ventura. Da anni infatti, dopo la fuoriuscita dell’ultimo gestore, sono i membri di Roccabrivio ad assicurare, in maniera volontaria, il presidio e la tutela dell’immobile, effettuando anche tagli dell’erba, potature, pulizie e ogni azione necessaria a tenere in ordine l’edificio, sia all’interno che all’esterno. Iniziative culturali e cura del monumento sono un "segno della grande vitalità dell’associazione, del ruolo centrale svolto dalla Rocca nel mantenere vivo e protetto il nostro territorio, e dell’apprezzamento dei cittadini", commenta il presidente.

Le prospettive per il 2023 sono altrettanto impegnative. "Le iniziative saranno dedicate al tema dell’acqua - annuncia Ventura -. Riapriremo la Rocca durante le Giornate di primavera del Fai, ospitando una mostra sul tema dell’acqua con le tavole del Museo della civiltà contadina “Luisa Carminati”. All’acqua saranno inoltre dedicate le nostre iniziative più consolidate: la mostra patchwork, l’esposizione dei fotografi e la rassegna pianistica Note d’estate". "Speriamo inoltre - conclude il presidente - che il recente affidamento di uno studio per definire un progetto gestionale e operativo della Rocca possa finalmente individuare modalità e strumenti per garantire un futuro a questo gioiello del Sud Milano".

La villa storica è di proprietà di una società pubblica (da tempo in liquidazione) partecipata da Cap holding, dai Comuni di San Donato, San Giuliano e Melegnano e dalla stessa associazione Roccabrivio. Il futuro dell’edificio è stato, ed è tuttora, oggetto di frequenti dibattiti: non è mancato chi ha ventilato l’ipotesi di una vendita del monumento a privati. Un’eventualità che si sta cercando di scongiurare per continuare a garantire la fruibilità del bene da parte di tutti gli interessati.

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