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Ritorno a scuola, il preside del Volta: "Presenza a rotazione e 'dad' interattiva"

Domenico Squillace, dirigente del liceo scientifico statale “Alessandro Volta”, ha trascorso le ultime settimane con il metro in mano per cercare di risolvere il rebus degli spazi. Proseguirà con le misurazioni anche nei prossimi giorni. Quello degli spazi è un bel problema perché "al Volta non ci sta una scopa in più nello scabuzzino". Nel liceo di via Benedetto Marcello studiano circa 1.200 ragazzi, distribuiti in 45 classi. Ce ne sono da 24 alunni ma qualcuna ne ha anche 30: "C’è voluta una pandemia per avere consapevolezza che le classi pollaio mal si conciliano con la sicurezza sanitaria. Noi presidi ci stiamo “spaccando” la testa per elaborare le soluzioni, anche le più fantasiose, per rispettare il distanziamento" dice il dirigente scolastico.

Preside, quale sarebbe lo scenario ideale?

"Un buon governo avrebbe stabilito per decreto la formazione di classi più piccole, stabilendo un tetto massimo di circa 20 alunni. Ma per fare questo servirebbero risorse per assumere personale in più che a Roma non si vogliono stanziare. In compenso si perde tempo a rilanciare ipotesi farlocche come le lezioni nei cinema".

Non è una bella idea?

"È una sciocchezza. Il numero delle sale, anche in una grande città come Milano, è sensibilmente inferiore a quello delle scuole. E poi cosa vogliamo fare? Dare un microfono al professore come se fosse una conferenza?".

Qual è il piano allora per settembre?

"Fino a quando c’è l’emergenza Covid è troppo rischioso tenere a scuola 1.200 studenti: ce ne saranno 900 e si avvierà un sistema di rotazione. L’ipotesi è che ogni alunno frequenti per 20 giorni consecutivi e poi rimanga a casa per 6 giorni. Gli insegnanti faranno lezioni da 4550 minuti, in modo che possano destinare il tempo da recuperare nel pomeriggio per collegarsi da remoto con gli studenti a domicilio. La didattica a distanza non può essere solo lo streaming: dev’essere una lezione interattiva".

Altrimenti cosa si rischia?

"Una riduzione dell’offerta formativa. Per gli alunni che hanno le spalle “larghe” - i genitori entrambi laureati, una ricca libreria, l’opportunità di viaggiare - le conseguenze sono minime. Per studenti che abitano in un bilocale dove c’è solo un computer da dividere con altri 3 fratelli la “dad“ produce danni".

A.L.