Risse e tafferugli, c’è chi punta il dito contro una movida "senza regole". Ma la Confcommercio non ci sta....
Risse e tafferugli, c’è chi punta il dito contro una movida "senza regole". Ma la Confcommercio non ci sta. "Gli episodi avvenuti nell’ultimo periodo a Melegnano non hanno nulla a che vedere con la movida ma riguardano fenomeni più ampi, come la contrapposizione fra bande rivali per il controllo del territorio. Chi riconduce questi casi alla presenza di bar e locali, dov’è possibile ascoltare musica, consumare cibo e bevande e stare con gli amici, è del tutto fuori strada". Così il segretario locale di Confcommercio Cesare Lavia (nella foto) rimanda al mittente i riferimenti a una "movida smodata" fatti da alcuni partiti politici dopo la rissa di giovedì scorso all’esterno di un bar di viale Lombardia. A fronteggiarsi, per vecchie ruggini, due fazioni rivali: un gruppo d’italiani e uno di persone originarie dell’Est Europa. Intervenuti per sedare la rissa, i carabinieri hanno anche sparato due colpi in aria per riportare gli animi dei litiganti a più miti consigli.
Avvenuto tra le 19 e le 20, l’episodio è stato filmato coi cellulari dai residenti dei palazzi vicini e ha contribuito a riaccendere, in città, il dibattito sulla sicurezza. "Diciamo “no” alle generalizzazioni - fa sapere Confcommercio - perché criminalizzare la movida in modo generico rischia di compromettere le libertà personali e sociali, fomentando la paura. È cruciale distinguere tra i comportamenti di una minoranza che delinque e la maggioranza che semplicemente desidera godersi un momento di svago". L’associazione di categoria rimarca che la presenza di esercizi commerciali aperti anche la sera rappresenta una risorsa per Melegnano, ossia un potente motore economico e un di aggeregazione.
A.Z.