Rissa in Giunta a San Vittore, alta tensione

Il caso dello schiaffo dato dall’ormai ex assessore Pessina al sindaco Rossi, la minoranza calca la mano sul "malgoverno del paese"

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Sarebbe stato l’assessore Andrea Pessina (nella foto) a perdere le staffe durante l’ultima Giunta in cui è stato aggredito il sindaco Daniela Rossi. Indiscrezioni emergono dai racconti dei presenti, che hanno stigmatizzato il comportamento dell’ex assessore alle Opere pubbliche, poi silurato da Rossi. Tema della discussione, il partenariato pubblico-privato che ha spinto Pessina a sbraitare insulti. Da qui la decisione del sindaco di sospendere la seduta: poi Rossi sarebbe stata colpita con una sberla sulle scale. Un colpo che le avrebbe fatto cadere gli occhiali e avrebbe convinto i presenti a chiamare le forze dell’ordine, subito intervenute in Comune.

Il sindaco ha spiegato: "Io non insulto nessuno, tantomeno spingo e faccio volare sberle". Adesso Pessina è fuori dalla Giunta ma resta consigliere comunale. La minoranza ha calcato la mano sul "malgoverno del paese, che ha portato a screzi mai visti prima. L’attuale maggioranza ha dimostrato di non saper confrontarsi nemmeno al proprio interno. Una maggioranza incapace di confrontarsi civilmente non può essere in grado di confrontarsi con i cittadini o con chi sia in disaccordo. Quanto accaduto è istituzionalmente inqualificabile ed evidenzia un’incapacità relazionale all’interno della stessa Giunta". Nel mirino anche l’aumento di stipendio del sindaco da 2.600 a 4mila euro al mese: "Probabilmente questo sindaco sarà ricordato solo per questo episodio. Sarebbe dignitoso fare un passo indietro e dimettersi". Da parte sua Daniela Rossi spiega: "I Comuni vicini hanno fatto la stessa cosa".

Christian Sormani

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