
Carabinieri Radiomobile
Milano – Non s’è accorta di nulla e ha continuato a dormire, stordita dall’alcol: quando ha visto i carabinieri in casa, ha chiesto a loro cosa fosse successo. Non s’è accorta che due figli si stavano picchiando e che uno di loro aveva cercato di sfondare la porta del bagno a colpi di coltello per aggredire il fratello. Il tutto in un appartamento trovato completamente a soqquadro e in una “situazione igienico-sanitaria pessima”. Per questo, una ex campionessa di pugilato sulla cinquantina, di cui non daremo le generalità per tutelare i tre adolescenti che vivono con lei, è stata denunciata dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e abbandonato di minori.
Ore 12.50 di ieri, zona Dergano. Alcuni residenti di uno stabile chiamano il 112, spaventati dalle urla che arrivano dal terzo piano. I militari del Nucleo Radiomobile salgono di corsa le scale del palazzo e si imbattono al quarto piano in un ragazzo in lacrime con un leggero taglio sulla guancia sinistra; ha 16 anni, e con lui c’è anche il fratello di 14 anni. È proprio il più piccolo a chiamare il padre, agli arresti domiciliari in un’altra abitazione, che gli dice che sta arrivando il nonno. I ragazzi raccontano agli investigatori dell’Arma che il sedicenne ha litigato con il terzo fratello, di un anno più grande, al ritorno a casa in monopattino dopo aver partecipato a una festa: il primo avrebbe provato a colpire l’altro con una lama da cucina, per poi chiudersi a chiave in bagno per sfuggire alla reazione dell’aggredito; a quel punto, il secondo avrebbe usato lo stesso coltello per buttare giù l’uscio.
I carabinieri entrano in casa e si trovano davanti una situazione ai limiti della vivibilità: il pavimento è sporco e coperto di terriccio; sul tavolo della cucina ci sono avanzi di cibo e spazzatura che sta lì da giorni; la porta del bagno è smontata, sedie e suppellettili sono ribaltati a terra. In camera da letto c’è la mamma dei tre fratelli, che dorme su un materasso adagiato a terra: non sa nulla di quanto successo poco prima, evidentemente anestetizzata dal vino che ha ingerito. I sanitari di Areu trasportano il diciassettenne al pronto soccorso del Fatebenefratelli (con lui ci sono pure il quattordicenne e il nonno paterno), mentre la donna e il sedicenne finiscono al Niguarda. Dopo la visita in ospedale, che si chiude con un foglio di dimissioni con zero giorni di prognosi, il diciassettenne viene accompagnato negli uffici del Radiomobile e affidato al nonno. Poco dopo, i militari vengono a sapere che il sedicenne si è allontanato autonomamente dal Niguarda ed è tornato a casa, raggiunto poco dopo in taxi dalla madre. A valle degli accertamenti investigativi, i carabinieri informano il pm di turno della Procura dei minorenni di aver denunciato la cinquantenne per maltrattamenti in famiglia e abbandono di persone minori o incapaci.