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Riparte il cantiere della metrò ma solo per le opere in superficie "Danno milionario ai Comuni"

Il presidio, organizzato da amministrazione e consiglieri di maggioranza davanti ai cancelli del cantiere della metropolitana, si è interrotto ieri verso l’ora di pranzo. Quando, in viale Gramsci, è arrivata una decina di operai per avviare i lavori di sistemazione della viabilità del Restellone e di largo Levrino.

È partito ieri, insomma, lo stralcio delle opere di superficie, così come aveva annunciato l’assessore alla Mobilità di Milano Marco Granelli, dopo l’accordo sottoscritto tra impresa e Metropolitana Milanese. Una settimana fa c’era stata, da parte della ditta, la presa in carico del cantiere con un primo sopralluogo.

Il progetto, previsto in circa sei mesi, riguarda la riqualificazione del sistema viabilistico GramsciPasoliniGracchi-Buonarroti, l’area in prossimità della nuova fermata Restellone, la trasformazione di largo Levrino in una piazza con arredi e pergolato, la predisposizione di cavidotti per il futuro impianto di videosorveglianza, nuove pensiline per le fermate degli autobus, il ripristino della rotatoria Casiraghi-Bellini. "Speriamo che questa sia la volta buona dopo 9 anni, 10 mesi e 9 giorni – commenta il sindaco Roberto Di Stefano –. Abbiamo trasmesso una diffida per avere questi lavori, abbiamo regolarmente versato la nostra tranche di 1,8 milioni per lo stato di avanzamento dei lavori, quest’estate avevamo già approvato la riqualificazione completa del Restellone".

L’attesa, però, continua. Perché la ripresa del cantiere non riguarda le opere di scavo e, dunque, il prolungamento vero e proprio da Sesto Fs fino al nuovo capolinea di Bettola. Per questo Enrico Zonca, assessore all’Urbanistica di Cinisello, ieri ha chiesto "formalmente la convocazione della segreteria tecnica così da fare il punto della reale situazione su questa opera pubblica che, come ho già ricordato, ha già causato un danno milionario ai Comuni di Cinisello e Sesto". La ripresa dei lavori, scrive Zonca, avrebbe "ignorato completamente le problematiche relative alla stazione Bettola". Serve l’analisi dello stato di fatto e un nuovo cronoprogramma per terminare il chilometro e mezzo di galleria: se si tornasse a scavare oggi, ci vorrebbero altr due anni.Laura Lana