Caso Ruby, ennesimo rinvio: "Da Berlusconi impegno tradito"

I legali dell'ex premier si erano impegnai a chiedere il rito abbreviato ma richiesta non è stata depositata

Altra svolta nel processo Ruby ter

Altra svolta nel processo Ruby ter

Milano, 17 ottobre 2018 - Non ci sarà, almeno in tempi brevi, la riunione tra il filone 'torinese' del processo Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi e dell'ex infermiera di Nichelino e soubrette Roberta Bonasia e il processo principale per il caso Ruby ter, che vede imputati l'ex premier e altre 23 persone, tra cui la stessa Karima El Marough. Il difensore di Berlusconi, l'avvocato Federico Cecconi, aveva preso l'impegno davanti ai giudici della settima sezione penale di chiedere il giudizio immediato per l'ex Cavaliere, che avrebbe consentito di saltare la fase dell'udienza preliminare e avrebbe permesso la riunione con il filone principale del processo Ruby ter, in calendario per il 14 novembre. Promessa che, da quanto si è saputo, sarebbe poi stata confermata in via informale alla Procura. Questa mattina, invece, davanti al gup Maria Vicedomini la richiesta di immediato non è stata presentata. 

Irritata la reazione dei pm che si sono lamentati per il comportamento della difesa di Berlusconi, ritenuta poco "affidabile". Questo cambio di rotta ha rallentato ulteriormente il procedimento. Il gup Vicedomini, infatti, ha restituito il fascicolo ai pm perché possano formulare un nuovo avviso di chiusura indagini, dopo che l'imputazione è stata modificata e che gli atti sono stati trasmessi nuovamente dalla Procura di Torino a quella di Milano.

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