SIMONA BALLATORE
Cronaca

Rime popolari, bocce coi ferrovieri La ricetta “pop“ dell’Ortica

Festa nel quartiere diventato museo a cielo aperto. Arte di strada e memoria si intrecciano al tema “Vecchia Milano“

di Simona Ballatore

La storia. Quella dipinta sui muri. Quella intrisa di ricordi “sbloccati“ dal profumo dello zafferano nel risotto o dal suono delle bocce che rotolano tra le chiacchiere dei ferrovieri. La storia della “Vecchia Milano“ nel suo quartiere-camaleonte: l’Ortica. Che cambia pelle sì, che si rinnova nelle sue piazze, ma che non tradisce la sua anima e la festeggia. Da oggi a domenica “Orticainfesta!“: si sfogliano "Quater liber a l’Ortiga", con gli autori Martini e Porcelli al circolo, ci si ritrova tra le panche del Santuario Madonna delle Grazie. Luoghi clou della kermesse (come la balera e il giardino condiviso) che dopo tre anni di stop - causa pandemia - torna a essere itinerante e sceglie come tema il “reuse“, che si fa “recupero, riutilizzo” delle tradizioni, che prende spunto dalle canzoni popolari, dalla cucina meneghina, dai racconti di strada. E anche dai volti dipinti nel museo a cielo aperto dell’Ortica: immancabili i tour per grandi e piccini alla scoperta della street art che anima il quartiere, che gli dà colore e voce. E poi concerti, spettacoli teatrali, mercatini vintage, aperitivi a tema, corsi di ballo, lezioni di boogie woogie, dj set e gare di scacchi. Eventi, luoghi, persone, OrMe. Che sta per Ortica Memoria, alla regia del festival, patrocinato da Municipio 3 e Comune. Tra gli ospiti, lo scrittore Jonathan Bazzi, autore di Corpi minori e di Febbre, finalista al Premio Strega, che domani alle 18.30, dialogherà con la giornalista Claudia Zanella nel Cortile della Vecchia Milano. A ripercorrere “Quei bej temp indrè“ e la cucina povera dell’Ortica saranno Elena Cerasetti e Ginetto Mori, aggiungendo alle ricette un condimento di ricordi di ferrovieri, operai e contadini che hanno popolato l’antico borgo (programma su www.orticamemoria.com).

"Abbiamo scelto di dedicare questa edizione al tema del reuse: è il recupero delle tradizioni, in un continuo dialogo tra vecchie e nuove generazioni che s’incontrano e che rappresenta l’anima del nostro quartiere – sottolinea Serafino Sorace, presidente di OrMe -. E poi c’è l’idea del reuse come recupero della socialità, della voglia di stare insieme e di conoscere, o riscoprire, l’Ortica, un quartiere che, in questi tre anni, si è lentamente trasformato con i nuovi murales diventando sempre più un laboratorio di idee, un modello di comunità dove le persone si impegnano per migliorare il posto dove vivono".