Estate a Milano, quanti sono rimasti? La risposta è nei cassonetti dei rifiuti

I dati dell’ Amsa mostrano un incremento della spazzatura prodotta dai milanesi rispetto al 2021 e al 2020

Traffico a Milano

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Se ci limitassimo a guardare il via vai di persone per strada, anziché soffermarci sul termometro fisso da settimane sopra i 30 gradi, quasi non avremmo l’impressione di essere in piena estate. A pochi giorni da inizio agosto, Milano continua a brulicare di vita. E la sensazione è che, in confronto agli anni passati, non si sia affatto svuotata. A confermare questo scenario sono i dati dell’Amsa, società incaricata della gestione dei rifiuti, sulla raccolta porta a porta della differenziata. Dall’analisi dell’azienda emerge come, nella settimana dal 18 al 24 luglio, i milanesi abbiano prodotto 8 tonnellate di spazzatura, un dato superiore dell’1,7% rispetto alla stessa settimana dello scorso anno e del 6,8% rispetto al 2020.

Nonostante l’allentamento delle restrizioni causa Covid, soprattutto per gli spostamenti, quest’estate Milano è meno vuota. Una situazione dovuta senz’altro alla ripresa del turismo ben oltre le aspettative, ma probabilmente anche ai tanti milanesi che sono rimasti in città. Difficile identificare le cause. Una delle ragioni potrebbe essere lo smartworking, che rispetto alle ultime due stagioni estive è stato abbandonato da molte aziende. Di conseguenza, la quota di persone che hanno scelto come postazione di lavoro la casa al lago, al mare o in montagna potrebbe essere diminuita.

Un’altra spiegazione potrebbero essere i forti rincari del comparto del turismo. Secondo i dati dell’Associazione consumatori, acquistare un volo europeo oggi costa il 127,6% in più rispetto allo scorso anno. Discorso simile anche per i traghetti (+22,7% ), i pacchetti vacanza internazionali (+8,6%) e i listini di alberghi e hotel (+14,7%). Non è da escludere, dunque, che questo scenario abbia convinto alcuni milanesi a restare a casa o accorciare le vacanze. Secondo un sondaggio Quorum/Youtrend di inizio luglio, il 22% degli italiani dichiara che resterà a casa anche nei mesi più caldi: il doppio del 2021. Qualunque sia il motivo, resta il fatto che Milano non accenna a svuotarsi. Ed è soprattutto di sera, quando la morsa del caldo si allenta, che la città si fa viva. A confermarlo sono, ancora una volta, i dati dell’Amsa. Rifiuto indifferenziato, carta, vetro e plastica raccolti tra il 18 e il 24 luglio sono comunque più bassi rispetto a quanto raccolto nella settimana media del 2022 e in calo rispettivamente del 5,4%, del 3,2% e del 5,3% rispetto alla settimana precedente. Il trend di lenta diminuzione delle ultime settimane (ma con numeri superiori rispetto agli anni scorsi) riguarda anche l’organico (-0,8% rispetto alla settimana precedente)., ma è in controtendenza è l’organico notturno, quello tipicamente prodotto da bar e ristoranti, che cresce, invece, del 3,1%.

Da Atm, invece, fanno sapere che anche quest’anno si registra un calo progressivo dei passeggeri, dovuto soprattutto alla chiusura di scuole e università: - 20% rispetto all’ultima settimana di maggio. Un fenomeno che avveniva anche prima del Covid e che è destinato a proseguire ad agosto. In termini assoluti, sono quasi 800mila i passeggeri che Atm sta trasportando in giro per Milano in questi giorni, in calo del 25% rispetto allo stesso periodo del pre-pandemia.

 

 

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