"Ridurre il limite di velocità a 30 chilometri orari"

La richiesta di onlus e associazioni a supporto dei piccoli ciclisti

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"Non c’è la cultura del rispetto della sicurezza altrui. Al di là di questo caso specifico, che è una tragedia enorme, nella quotidianità chi pedala rischia sempre. Soprattutto i piccoli, più vulnerabili". A parlare è Anna Gerometta, presidente della Onlus Cittadini per l’aria che si batte "per difendere il diritto di respirare aria pulita" promuovendo la mobilità sostenibile. E dandosi da fare in particolare per i più piccoli. "Io sono spesso a Utrecht, in Olanda, dove i bambini di 11 anni sono abituati a spostarsi in bicicletta da soli, anche di notte e anche in strada, perché ci sono percorsi protetti e soprattutto perché c’è una cultura del rispetto". A Milano come si può intervenire? "Dobbiamo far sì che tutta la città diventi a 30 chilometri orari: questo limite non deve essere superato, fatta eccezione per le grandi arterie di scorrimento, perché più si abbassa la velocità e meno si mette a repentaglio la vita degli utenti deboli, come pedoni e ciclisti, in caso di investimento".

Andare a scuola in bicicletta è un’abitudine per tanti piccoli milanesi. Ma l’intero tratto casa-scuola non è mai coperto del tutto dalle ciclabili. E allora "l’unione fa la forza", il motto dell’organizzazione no profit “Massa Marmocchi“, composta da cittadini che si organizzano per portare a scuola i propri figli in bicicletta. Essere in tanti pedalando sulla strada “in massa“ e togliendo spazio alle automobili, rende anche il tragitto sicuro. Marco Mazzei, consigliere comunale (Beppe Sala Sindaco), che è stato tra i fondatori di Massa Marmocchi, riflette: "Ci sono stati due incidenti mortali a distanza di pochi giorni: una donna di 74 anni è stata investita in viale Forlanini; ieri un bambino di 11 anni. Lei era a piedi, lui in bicicletta. Le vittime della strada spesso sono le persone più vulnerabili: bisogna smontare la cultura della velocità sulle strade e ridurre il limite, portandolo a 30 chilometri orari". "Ridurre auto e limiti di velocità" è anche la richiesta di Fabio Lopez, del direttivo di Fiab Ciclobby.

M.V.

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