La mobilitazione contro lo stadio del Milan è sfociata in un ricorso al Tar. Sono tredici i cittadini di San Donato e Chiaravalle che, sostenuti dal comitato “No stadio“ e coadiuvati da un pool di avvocati, hanno depositato un’istanza al Tribunale amministrativo regionale per chiedere l’annullamento degli atti adottati dall’amministrazione Squeri a favore della realizzazione dello stadio del Milan nell’area San Francesco. Il ricorso, di 23 pagine, chiede l’annullamento di una serie di documenti, tra i quali la delibera della giunta comunale dello scorso 24 gennaio, che giudica "percorribile" il progetto depositato dai rossoneri.
"Di fronte al rifiuto del sindaco Francesco Squeri, e delle forze politiche che lo sostengono, di dialogare seriamente con i cittadini, abbiamo tenuto fede all’impegno che ci eravamo presi fin dal primo momento della costituzione del comitato – dichiara Innocente Curci, tra i referenti del comitato "no stadio" e tra i firmatari del ricorso –, ossia quello di fare qualsiasi sforzo e perseguire tutte le strade lecite possibili per fermare un progetto che riteniamo dannoso per il nostro territorio .Tutti i ricorrenti, così come moltissimi altri cittadini di San Donato, Milano e San Giuliano, verrebbero danneggiati dalla realizzazione dell’opera. Abbiamo perciò sentito il dovere di esporre le nostre ragioni ai giudici amministrativi, convinti di poter essere ascoltati".
"Abbiamo studiato le carte di cui siamo riusciti a venire in possesso: a nostro giudizio siamo di fronte a numerosi profili di illegittimità che viziano gli atti in oggetto. In particolare, la delibera della giunta comunale presenta molte problematiche dal punto di vista tecnico e giuridico", è il parere dell’avvocata Ilaria Battistini, che sta fornendo supporto al comitato anche rispetto alla richiesta, depositata in Municipio, di indire un referendum consultivo tra i cittadini.
Uno degli elementi riportati nel ricorso è che il 28 settembre 2023 la società SportLifeCity-Milan, pur non essendo proprietaria, né avendo la disponibilità delle aree del comparto San Francesco, ha presentato comunque al Comune di San Donato una proposta di variante urbanistica per la realizzazione di un nuovo impianto sportivo. Non solo. La delibera della giunta comunale del 24 gennaio avrebbe "soverchiato le prerogative del consiglio comunale, arbitrariamente relegato a ratificare l’eventuale accordo di programma".
Sono solo alcuni degli aspetti presentati nell’istanza, che obietta sull’operato dell’amministrazione Squeri da un punto di vista burocratico-procedurale, ma evidenzia al tempo stesso gli interessi dei cittadini (la salute, prima di tutto) che verrebbero messi a rischio, qualora lo stadio venisse realizzato.