MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Affori saluta Enzo Stefano Caparra: il commosso gesto del papà per dirgli addio

Raduno spontaneo nel punto dove ha trovato la morte il ventenne, sbalzato dalla sella di un T-Max guidato da un amico. Alla base dell’incidente, probabilmente, la manovra azzardata di un'auto

Milano, 3 novembre 2024 – Mazzi di fiori, un cappellino, una foto che lo immortala in un momento di spensieratezza, in vacanza al mare. Il lampione di via Pellegrino Rossi all’angolo con via Vignati, ad Affori, è diventato un totem alla memoria di Enzo Stefano Caparra, morto sabato pomeriggio proprio in quel punto dopo essere stato sbalzato dalla sella di un T-Max guidato da un amico coetaneo, sul quale viaggiava come passeggero.

Caduto violentemente per la manovra azzardata, dicono le indagini, di un automobilista. Avrebbe compiuto 21 anni il giorno di Natale, Enzo Stefano, che viveva in Bovisa, a meno di tre chilometri dal luogo della disgrazia, e lavorava come meccanico nella stessa zona. Da sempre grande appassionato di moto.

Il tributo rombante

“Sto provando una rabbia e un dolore che non riesco a spiegare”, dice un conoscente. Per lui sabato sera c’è stato un primo ritrovo di amici, tantissimi in sella alle moto. Ieri sera il secondo raduno sull’asfalto, con i rombi delle due ruote a fare sempre da colonna sonora e i fumogeni accesi in strada; poi i petardi, incorniciati da una folla di centinaia di persone.

La commemorazione in memoria di Enzo Caparra (Fasani)
La commemorazione in memoria di Enzo Caparra (Fasani)

Mentre accanto al palo della luce sono comparsi striscioni con dediche. “Enzino era uno di noi”, urla un amico. “Aveva studiato alla scuola media di via Maffucci”, ricorda un conoscente. “Sono mamma, mi stringo ai suoi genitori” sussurra una donna tra le lacrime, in via Pellegrino Rossi insieme al suo compagno e al loro bimbo. Enzo Stefano aveva tatuato sul petto i nomi dei suoi genitori: Luciano e Noelia, che sabato, arrivati sul posto subito dopo l’incidente, non hanno retto allo choc e sono stati soccorsi dal 118. Il ventunenne che era alla guida è stato invece trasportato in codice giallo al San Gerardo di Monza, con vari traumi.

Il dolore del padre

Al raduno spontaneo in strada, ieri sera c’era anche la famiglia di Enzo. Il papà, commosso, è salito sul tetto di un’auto e ha sollevato le braccia al cielo, prima di essere sommerso dagli abbracci di decine di ragazzi.

Scena che fa da contraltare a quella del giorno prima, quando l’automobilista che in base ai primi rilievi avrebbe tagliato la strada alla moto – di 52 anni, residente a Brescello – ha rischiato il linciaggio da parte di alcuni amici del ventenne.

Stando alla prima ricostruzione della polizia locale, il T-Max stava percorrendo via Pellegrino Rossi in direzione periferia quando, dalla corsia opposta, la Ford B-Max del cinquantaduenne ha svoltato a sinistra per infilarsi in via Vignati. E l’impatto è stato inevitabile. Nulla da fare per Enzo: è morto sul colpo. La ventesima vittima milanese sulla strada nel 2024.