Riconoscere il capitale umano e la sua valenza

Bruno

Villois

Se si gira ovunque in Lombardia, e si guarda le vetrine,sovente si scopre che c’è un’ampia ricerca di personale, non solo specializzato, ma anche generico e da formare alle vendite di merci e servizi.Vero che Lombardia e Milano capeggiano la posizione di primi della classe per reddito procapite, propensione ai consumi e qualità della vita e che quindi ci sia richiesta di occupati. Fa riflettere che ci sia una cosi elevata richiesta e una così bassa risposta non solo nel commercio ma anche nell’industria, dove sicuramente nella maggioranza dei casi, è richiesta una specializzazione , ma non manca di certo per mansioni generiche. A fronte di questa situazione si possono desumere , almeno per il caso Lombardia, che il Covid ha cambiato in misura importante l’approccio all’importanza del lavoro da parte di gran parte delle persone, e contemporaneamente che gli imprenditori di ogni tipo hanno ripreso a puntare su offerte a tempo indeterminato in modo da garantirsi la maestranza e, o formarla o utilizzarla, riconoscendogli ruolo e mansioni e togliendoli l’incertezza, in modo da renderlo più coinvolto con un senso di appartena al lavoro per il presente e per il futuro.Queste ultime fondamentali considerazioni derivano dalle ampie risultanze di istituti di ricerca specializzati che consacrano il concetto su rapporto fiduciario impresa- lavoratore e su come quest’ultimo sta vedendo, nel dopo pandemia, il suo presente e futuro.Importante che associazioni datoriali e sindacali si raccordino su questo diverso modus vivendi di gran parte della popolazione in cui l’agenda del quotidiano non può essere solo più scandita e sottomessa al lavoro, lavoro che deve essere riconosciuto sia nella mansioni che nello stipendio.Quanto sia questo l’antidoto per riassorbire quella carenza di risposta alla domanda di lavoro è presto per dirlo, di sicuro il mondo imprenditoriale sta dimostrando, lo dice l’Istat nel dato dell’occupazione per i primi 10 mesi dell’anno, cresciuta di oltre mezzo milione di occupati , per oltre 75% a tempo pieno, il riconoscimento al fattore capitale umano e alla sua valenza per l’impresa.I prossimi mesi sanciranno se la controparte , i lavoratori, risponderanno con altrettanta disponibilità in modo da dare concretezza al nostro sistema socio-economico.

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