“Ricaduta” delle polveri, sopralluoghi di Ats nelle aziende agricole

Primi sopralluoghi dell'Ats nelle aziende agricole di Truccazzano dopo l'incendio di materiale plastico. Analisi per escludere rischi di contaminazione alimentare e monitorare la salute degli animali. Preoccupazione per possibili effetti negativi e psicologici sugli operatori. Coldiretti invita a adottare misure di tutela.

“Ricaduta” delle polveri, sopralluoghi di Ats nelle aziende agricole

“Ricaduta” delle polveri, sopralluoghi di Ats nelle aziende agricole

Di stalla in stalla e di campo in campo, primi sopralluoghi di Ats nelle aziende agricole della zona "di ricaduta" di polveri e possibili inquinanti, prime analisi e campionature ad escludere il rischio contaminazione alimentare. Sono molte le aziende agricole e zootecniche storiche, produttrici di carne, latte, formaggi, cereali e ortaggi che operano nel raggio di pochi chilometri dalla zona dell’incendio di materiale plastico. I tecnici hanno compiuto i primi accertamenti sulle condizioni degli animali in stalla e sulle procedure messe in atto, altre analisi seguiranno. C’è preoccupazione: per i possibili effetti negativi dell’incendio, ma anche per un possibile effetto psicologico che danneggi, ancora una volta, gli operatori dei campi. "Le prime visite ispettive - dice Maria Antonia Ceriani (nella foto), titolare della Cascina Claudina a Corneliano e referente di Donne Impresa di Coldiretti - hanno interessato varie aziende sia di Truccazzano che dei Comuni accanto.

I funzionari hanno verificato lo stato di salute degli animali e prelevato materiale per campionare la ricaduta delle polveri e verificare altri parametri. In un’azienda i controlli e le attività di monitoraggio avvengono normalmente, ogni giorno. So che è stata espressa disponibilità dei colleghi ad analisi ulteriori anche autofinanziate". Prodotti a rischio? "Nessun rischio che gli animali abbiano mangiato cibo “inquinato” dalle polveri. In tutte le stalle si fa principalmente ricorso a riserve stoccate. Chiaro, l’aria l’hanno respirata". Per le aziende un altro possibile danno “di rimbalzo”: "Si, non ci voleva". Una nota di Coldiretti ha invitato a "mettere in atto tutte le misure necessarie per tutelare i cittadini e le imprese agricole della zona". L’associazione di categoria a invita a "verificare le conseguenze reali del rogo e il suo impatto sul territorio e ad adottare tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute, accertando peraltro nel più breve tempo possibile le responsabilità e i danni, diretti e indiretti, alle imprese agricole e ai cittadini".

M.A.