ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Rho, nuova ambulanza. "Dedicata ai volontari scomparsi"

È la numero 64 da quando è nata l’associazione e sulla fiancata porta riporta i nomi dei volontari scomparsi...

È la numero 64 da quando è nata l’associazione e sulla fiancata porta riporta i nomi dei volontari scomparsi...

È la numero 64 da quando è nata l’associazione e sulla fiancata porta riporta i nomi dei volontari scomparsi...

È la numero 64 da quando è nata l’associazione e sulla fiancata porta riporta i nomi dei volontari scomparsi ai quali è dedicata: è la nuova ambulanza di Rho Soccorso inaugurata dal presidente Fabrizio Pregliasco e del sindaco Andrea Orlandi, alla presenza dei volontari, del vice sindaco Rita Vergani e dell’assessore alle politiche sociali Paolo Bianchi.

"La numero 64 – ha spiegato il presidente Pregliasco – perché le abbiamo numerate tutte, è dedicata ad alcuni amici volontari che non ci sono più e ci guardano da lassù". I volontari scomparsi prematuramente sono Massimo, detto Rada che è stato volontario per 29 anni, Francoise volontario per 17 anni, Venanzio detto Venny che ha indossato la tuta arancione per 10 anni, Sergio per 7 anni, infine Bruno per 6 anni. Prima del taglio del nastro, il presidente Pregliasco ha ricordato che si sta realizzando il sogno della nuova sede, "sarebbe fantastico coronare questo traguardo nel 2027, in occasione dei festeggiamenti dei 50 anni di Rho soccorso". La nuova sede sorgerà nell’immobile tra via Labriola e via Aldo Moro, dove una volta c’era un supermercato, grazie allo stanziamento di 850.000 euro da parte del Comune. Il sindaco Orlandi ha ringraziato tutti i volontari/e ricordando quanto sia importante anche l’appoggio delle famiglie a casa, nel permettere ai soccorritori di svolgere i servizi H24 365 giorni all’anno. All’inaugurazione c’erano anche le mogli di Sergio e Bruno, volontarie ancora in servizio. L’associazione Rho Soccorso che è una delle più longeve nel settore della pubblica assistenza dell’hinterland milanese, 220 volontari, 10 dipendenti, 2 giovani del servizio Civile Nazionale, 5 ambulanze per soccorso sanitario, 2 mezzi di trasporto disabili, 2 auto per trasporto visite pazienti.

Roberta Rampini