Rho-Monza: "Inquinamento da monitorare"

Monitorare rumore e inquinamento da gas di scarico di auto e tir: è l'obiettivo delle associazioni di Novate, dopo l'apertura della nuova complanare. Si discuterà a gennaio 2024 in Regione su finanziamenti e opere di mitigazione.

Rumore e inquinamento, i due fattori da monitorare dopo l’apertura della nuova complanare. "Gas di scarico di auto e tir devono essere monitorati, così come il rumore", spiegano le associazioni di Novate “All’ombra dell’albero“, Legambiente e circolo Steve Biko di Rifondazione comunista e Movimento 5 stelle. La riunione della Consulta comunale Rho-Monza dei giorni scorsi aveva due obiettivi: in primo luogo informare in merito alla conclusione dei lavori del tratto di complanare fino a via Bollate e le opere di mitigazione ambientale previste dal progetto, ancora in corso d’opera. In secondo luogo, individuare i passaggi che ancora mancano per realizzare la complanare nel tratto sotto le ferrovie nord fino alla via Di Vittorio a Novate. Nel tratto di complanare completato si sta concludendo il rimboschimento del “corridoio ecologico“, 100 metri di ponte sopra l’autostrada, e le fasce di verde ai lati della provinciale 306. Per 3 anni, la manutenzione di questo verde sarà a carico della società Serravalle.

"Tra tutte le componenti ambientali da monitorare, come prescritto dal Ministero dell’ambiente, il problema più ostico sarà il rumore. Dovrà essere rilevata anche la concentrazione dei gas di scarico del traffico di auto e Tir. Inoltre, il sistema di raccolta delle acque piovane prevede una loro depurazione prima di essere scaricate nella falda del nostro territorio, e quindi nel sistema idrico della Pianura Padana. Va quindi controllato in tempo reale. Abolito l’Osservatorio ambientale, ora la competenza è dell’Arpa regionale. Noi proponiamo che venga formalizzato un sistema di controlli e informazioni periodiche e reciproche tra Arpa e Comuni interessati", spiega Pierluigi Sostaro dall’Ombra dell’Albero. Per quanto riguarda il tratto di complanare che resta da costruire, il progetto è delineato, resta ancora da definire il suo finanziamento, quanto è rimasto del finanziamento di 55 milioni dati dal Governo al Ministero dei Trasporti nel 2014, quanto si investirà per le opere. Ai primi di gennaio 2024 questo tema fondamentale sarà discusso in Regione.

Davide Falco