
Rho-Fiera, navetta salva: "Servizio da potenziare"
"La linea 561 che collega Arese con Rho-fiera non sarà sospesa. Al contrario chiederemo a Città Metropolitana di Milano che venga inserita nelle linee di trasporto pubblico, che venga valorizzata e potenziata". A volte ritornano. Ci riferiamo alle preoccupazioni sul futuro della linea di trasporto pubblico che collega Arese con il capolinea della MM1 Rho-fiera e la stazione ferroviaria. Istituita nel 2015, finanziata con i fondi stanziati nell’ambito dell’accordo di programma sull’ex Alfa Romeo, la linea costa ogni anno alle casse comunali 700mila euro. Ma i fondi si stanno esaurendo e senza quei soldi la linea rischia di essere soppressa. In queste settimane molti cittadini hanno scritto mail in Comune per conoscere il futuro della linea.
"Rispondo a tutti che la linea continuerà a esserci sia nei prossimi mesi che in futuro – dichiara il sindaco Luca Nuvoli –. Siccome però i fondi che riceviamo dagli operatori privati che stanno riqualificando l’area ex Alfa Romeo non sono infiniti, ci siamo già attivati con Città metropolitana e abbiamo avviato il dialogo per chiedere che questa linea usata da molti aresini venga inserita nel sistema del trasporto dell’area metropolitana e quindi diventi pubblica. Inoltre stiamo chiedendo a tutti gli enti interessati, a partire dall’Agenzia per il trasporto pubblico locale, che venga valorizzata e integrata con altri servizi. Quello del servizio pubblico è un tema complesso ma come amministrazione comunale chiederemo a gran voce che la linea continui a esserci". Il collegamento da Arese a Rho-fiera è molto utilizzato dai pendolari che si recano quotidianamente a Milano con la metropolitana o il treno. E vista la carenza di posti auto nei parcheggi d’interscambio, molti raggiungono Rho-Fiera con l’autobus. Ma non solo, le fermate intermedie in via Einaudi, Monte Resegone, Sempione, Nuvolari, Moro, consentono anche di spostarsi in città. Per questo la linea 561 va mantenuta e potenziata. Ma Arese da sola, tra poco, non sarà nelle condizioni di poterlo fare. Da qui l’impegno dell’amministrazione comunale per garantire la continuità del servizio.