"Rho c’è contro la mafia" Istituzioni e società civile rispondono unite all’attacco

Incontri con don Massimo Mapelli, la Libera masseria di Cisliano e con Nando dalla Chiesa. Il 22 marzo spettacolo dedicato a Lea Garofalo, Rita Atria, Piera Aiello e Saveria Antiochia

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di Roberta Rampini

Unita e compatta contro la mafia, "A Rho la mafia c’è. Ma Rho c’è contro la mafia", ribadisce il sindaco Andrea Orlandi nell’annunciare una serie di iniziative che vanno in questa direzione. I 49 arresti dello scorso novembre sono stati la conferma che la locale della ‘ndrangheta di Rho, già oggetto dell’indagine Infinito condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano nel 2010, è ben radicata sul territorio, con stili e simboli tipici di questo fenomeno. "Ma la città non è disposta a cedere a logiche che non le sono proprie, abbiamo deciso di proseguire il cammino di legalità, ci siamo già costituiti parte civile nel processo contro i 49 arrestati – spiega il sindaco –. Continuiamo a lavorare nelle scuole per informare e sensibilizzare i giovani, organizzando occasioni di riflessione. E abbiamo organizzato una serie di iniziative in città". Lunedì 6 marzo alle 21, all’auditorium di via Meda, incontro con Nando dalla Chiesa, docente di Sociologia della criminalità organizzata e presidente onorario di Libera. Accanto a lui Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Informazione. Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto ucciso a Palermo il 3 settembre 1982 insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro, studia da tutta una vita l’evoluzione della presenza e delle dinamiche delle mafie nel nostro Paese. Si soffermerà in particolare su quanto accade nel Nord-ovest milanese. Il 21 marzo il Comune aderirà alla manifestazione nazionale a Milano promossa da Avviso pubblico. E il giorno dopo alle 10 al Parco della Legalità verrà svelata la nuova targa posta sul cancello d’ingresso. Gli studenti presenteranno i lavori che stanno preparando, dedicando alcuni alberi presenti nel parco ad altre vittime. Infine, il 25 marzo il Teatro De Silva ospiterà lo spettacolo teatrale “Pi amuri – Ballata per fiori innamorati“ che dà voce a tre donne che si sono ribellate al potere mafioso: Rita Atria, Piera Aiello e Saveria Antiochia. Lo spettacolo è dedicato a Lea Garofalo e Denise Cosco. Amministrazione comunale, ma non solo.

Anche le parrocchie porteranno in città due testimoni della lotta alle mafie. Il primo stasera alle 21 nell’auditorium Maggiolini di via De Amicis con don Massimo Mapelli e alcuni ragazzi della Libera Masseria di Cisliano, un bene confiscato alla famiglia della ’ndrangheta calabrese Valle. Il secondo venerdì 3 marzo con don Maurizio Patriciello, parroco a Caivano (Napoli): in prima linea nella “terra dei fuochi”, si è battuto e si batte contro la camorra e lo spaccio di droga. Per questo suo impegno è da diverso tempo sotto scorta a causa delle minacce che gli sono state rivolte dai clan dei Casalesi. Don Patriciello sarà protagonista di due diversi appuntamenti: alle 10 con gli studenti di alcune scuole medie e alle ore 21 nella chiesa di San Vittore interverrà sul tema "Consolate, consolate il mio popolo (ferito dalla camorra)".

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