La grandinata del luglio 2023 aveva seminato devastazione e distrutto il tetto dell’ala storica. A un anno di distanza, conti chiusi e lavori di ripristino finiti: il tetto del Santa Maria delle Stelle è come nuovo. Intervento importante, costi anche: a torta finita, oltre 650mila euro. Una cifra quasi doppia rispetto a quanto preventivato. A far lievitare gli importi alcune opere extra, come la rimozione in sicurezza e la sostituzione di parti di tettoia in eternit, affidata ad un’impresa specializzata. Gli effetti della tromba d’aria e della grandinata sulla struttura ospedaliera erano stati restituiti da nutriti dossier fotografici di quei giorni: alberi del giardino abbattuti dal vento e rovesciati su muri esterni e finestre, vetri infranti, impianti e tubature bucati e lesionati, un’ampia porzione di tetto quasi a cielo aperto per l’infierire della grandine.
Era stato indispensabile, immediatamente, trasferire alcuni uffici e reparti al di sotto del tetto ammalorato, per consentire il proseguimento dell’attività in sicurezza. Fra i reparti spostati l’hospice per le cure palliative. Nei mesi successivi l’avvio dei lavori di ripristino, con procedura di somma urgenza e con un preventivo di poco meno di 300mila euro. La necessità di procedere alla bonifica dell’amianto ha reso indispensabile rimpinguare il salvadanaio e ha allungato i tempi dei cantieri. Sempre in corso lavori si è provveduto a un aggiornamento del progetto e alla sistemazione anche di altre sezioni del tetto. Conti chiusi in ospedale nella stessa estate in cui il Comune chiude quelli relativi ai danni alle strutture pubbliche, alcune ancora in attesa degli ultimi interventi. Un danno economico pesantissimo e per il quale l’amministrazione ha ottenuto fondi dall’assicurazione per circa 2 milioni e mezzo di euro. M.A.