SIMONA BALLATORE
Cronaca

Milano, apre la residenza del Politecnico: entrano i primi 130 studenti, in tutto saranno 213 al Corvetto

Un investimento da 12 milioni per la rinascita dell’edificio intitolato a Marie Curie. E domani al campus Bovisa la posa della prima pietra e di un albero in ricordo del prorettore Bucci

Nella foto gli interni delle residenze e le aree comuni (Ansa/Davide Canella)

Nella foto gli interni delle residenze e le aree comuni (Ansa/Davide Canella)

Apre una nuova residenza universitaria in piazzale Ferrara, al Corvetto, l’ottava del Politecnico di Milano (se si conta la Casa dello studente, in ristrutturazione), la prima intitolata a una donna scienziata: si chiama Marie Curie.

Sono 213 i posti letto, tutti già assegnati, in 77 appartamenti ricavati nell’edificio di proprietà del Comune di Milano che lo ha dato in concessione per trent’anni all’ateneo: i primi 130 universitari sono già arrivati. Il 60% dei posti è riservato a chi ha la borsa del “diritto allo studio“ (con una trattenuta di 2.600 euro); per gli altri - a seconda delle tipologie e dei servizi - le cifre variano dai seimila ai 7.700 euro per undici mesi.

Oltre alle camere (doppie o triple) e ai 12 monolocali, ci sono aule per lo studio, cucine comuni per creare "comunità nella comunità", palestra e lavanderia. I costi per la riqualificazione ammontano a 12 milioni di euro, finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca, da Regione Lombardia e da Fondazione Politecnico, con il contributo del Comune di Milano e di Aler Milano.

"Il problema del caro-affitti a Milano è un dato di fatto, gli studenti sono tornati a farsi sentire ed era prevedibile – ha sottolineato la rettrice Donatella Sciuto in occasione dell’inaugurazione –. Gli universitari oggi sono 240mila, un quarto della popolazione. La città forse non era preparata a questo, che è conseguenza anche del successo dei nostri atenei, sempre più attrattivi a livello internazionale. Il Politecnico ha investito tanto, riqualificando aree abbandonate. Serve una progettualità più ampia".

Al taglio del nastro la vicesindaco Anna Scavuzzo e l’assessore regionale alla Casa Paolo Franco a ricordare il fronte comune, per evitare che Milano diventi una città per pochi. La residenza universitaria “Marie Curie“ si inserisce in un piano di rilancio del quartiere Mazzini. "Nell’area urbana sono stati investiti oltre 50 milioni di euro per la riqualificazione di molti degli immobili di Aler per 500 alloggi. Un altro immobile in via Comacchio sarà completato a breve. Un altro intervento, di 15 milioni di euro per la riqualificazione degli altri immobili, è ‘in lista d’attesa’ per il Pinqua-Pnrr, Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare", ricordano da Regione Lombardia.

"Oggi al Politecnico abbiamo circa duemila posti, nei prossimi sei anni ne realizzeremo altri mille - continua Graziano Dragoni, direttore generale del Politecnico –. Due residenze saranno realizzate in Baldinucci, abbiamo presentato domanda per altre due nel futuro Campus Bovisa di Renzo Piano, due sedi saranno in via Mancinelli e una a Mantova". Tremila posti a fronte di settemila domande che arrivano dalla comunità politecnica, che conta 45mila studenti.

Ieri pomeriggio è stata presentata alla commissione consiliare Rigenerazione urbana di Palazzo Marino anche l’operazione sull’area “Bovisa La Goccia“, che porta la firma dell’alumnus del Politecnico Renzo Piano: domani ci sarà la posa della prima pietra tra i due gasometri e del primo albero, che sarà dedicato al prorettore Federico Bucci, che ha perso la vita dopo essere stato investito mentre faceva jogging sulla sponda veronese del lago di Garda. Un primo simbolo a ricordare il suo impegno per l’università.

“Il Politecnico ha un parco immobiliare di 500mila metri quadri, creati nei suoi cent’anni di storia – ha sottolineato il prorettore Emilio Faroldi –. Questo progetto ambiziosissimo che riqualifica un’area fragile, nato in 18 mesi, aumenta di un terzo questa potenzialità". Oltre alle aule universitarie, ai gasometri dell’innovazione e dello sport, sono previste due residenze da 500 posti.

Entro il 2026 è in programma la realizzazione di venti nuovi edifici di quattro piani, sulle ceneri dell’ex area industriale che dava energia a mezza città, e verrà preservato il bosco di 24 ettari, che sarà valorizzato e aperto ai cittadini. Il tutto è inserito in un progetto più ampio: è stato già presentato anche il progetto di riqualificazione della stazione della Bovisa, con una “piastra“ che coprirà i binari ricucendo il territorio. E sarà riqualificata anche la stazione di Villapizzone.