Regionali, Letta alza l’asticella "Dopo 30 anni si può vincere"

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Invitato solo 24 ore fa da Giuseppe Sala ad uscire allo scoperto su nome e modi con i quali ritiene si debba giocare la partita delle elezioni Regionali, Enrico Letta ribadisce la linea espressa nei mesi scorsi: (almeno in via ufficiale) sarà il Pd lombardo a prendere ogni decisione. Il segretario dei Democratici ribadisce, però, anche un altro concetto: vincere si può. Certo, sarebbe stato strano avesse dichiarato il contrario, ma la sottolineatura è parsa andare in una direzione precisa: alzare l’asticella delle possibilità rispetto a dove l’aveva lasciata, giovedì, il sindaco.

"Dopo 30 anni di opposizione credo che la Lombardia sia contendibile" dice allora Letta a margine di una visita organizzata da alcuni oratori nel quartiere Gratosoglio. Sala, come anticipato, ha sollecitato il Pd – ed in particolare lo stesso Letta – a decidere in fretta il candidato presidente del centrosinistra e l’eventuale organizzazione delle primarie: "Sarà una decisione che prenderà il Pd lombardo nei tempi che verranno decisi da loro – scandisce il segretario dei Dem senza scomporsi –. Io sono molto attento e rispettoso dell’autonomia dei livelli regionali del nostro partito. So per certo che vogliamo essere competitivi per le elezioni regionali in Lombardia perché il nostro giudizio su questi anni di Regione Lombardia è molto negativo e credo sia il giudizio anche dei lombardi. Il nostro impegno – conclude Letta – è quello per una candidatura la più competitiva possibile. Questa volta ci credo". A replicargli è Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia: "La Lombardia non sarà contendibile se il centrodestra saprà essere credibile e alternativo".

Giambattista Anastasio

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