REDAZIONE MILANO

Referendum costituzionale, un appello degli ex 'sessantottini' per il sì

Un appello firmato da 68 vecchi appartenenti alla contestazione studentesca e ad organizzazioni extraparlamentari di sinistra

Maria Elena Boschi a Milano per il referendum costituzionale

Milano, 12 ottobre 2016 - Fa un po' impressione a sapere che sessantotto militanti e dirigenti protagonisti della contestazione studentesca del ‘68 e poi di organizzazioni extraparlamentari come Movimento Studentesco-Movimento Lavoratori per il Socialismo,  Avanguardia Operaia e Lotta Continua, hanno sottoscritto un appello a sostegno del al Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Eppure è successo, nonostante il premier Matteo Renzi abbia spesso voluto smarcarsi da quel pezzo di sinistra che ha sempre ritenuto troppo ideologizzato.

Tra i promotori del manifesto ci sono molti milanesi. I nomi più noti sono: Renzo Canciani, Sergio Vicario, Giovanni Cominelli, Agnese Santucci, Aldo Tropea, Mario Martucci, Franco Origoni, esponenti del Movimento Studentesco e oggi professionisti nel campo della comunicazione, dell’educazione scolastica, della consulenza aziendale e della grafica. Poi Giovanni Lanzone ed Emilio Genovesi, dirigenti di Avanguardia Operaia e oggi in prima fila nell’innovazione milanese; gli scrittori Carlo Panella e Giuseppina Pieragostini al tempo militanti di Lotta Continua a Roma e Piero Pagnotta, attivo nei collettivi studenteschi della Capitale e oggi dirigente d’azienda in pensione e collaboratore di Mondoperaio. Con loro Gabriele Nissim, scrittore e promotore dei Giardini dei Giusti nel mondo, Maurizio Carrara, presidente del Pio Albergo Trivulzio, Erminio Quartiani, già deputato del Pd, Ennio Rota, ex Presidente di Legambiente Milano, e i giornalisti Lorenzo Fuccaro, Nino Bertoloni Meli, Roberto Casalini, Cesare Paroli, Luigi Quaranta, Pietro Somaini e Danilo Taino.

Gli ideatori dell'iniziativa fanno sapere che numerose nuove adesioni si stanno aggiungendo alle  prime 68 ed è prevista un’iniziativa pubblica a Milano il prossimo novembre. Nell’appello si legge: “Lungo gli anni di un mai cessato impegno pubblico, abbiamo appreso che la democrazia: non è un tram che si prende e dal quale si scende alla fermata improbabile di qualsiasi tipo di rivoluzione; non significa solo gridare nelle piazze, nelle assemblee, sui social-media le proprie ragioni; non è soltanto rappresentanza, ma anche governo; non è solo popolo, ma anche istituzioni. La Costituzione è bella, ma anche perfettibile. Il tempo presente richiede decisioni tempestive, apparati leggeri, eliminazione di doppioni inutili e costosi e l’allineamento istituzionale con le democrazie più avanzate. Ecco perché noi voteremo Sì e invitiamo a votare Sì nel referendum costituzionale del 4 Dicembre 2016”.