MONICA AUTUNNO
Cronaca

Segrate, record di cani abbandonati al rifugio: è allarme. Ma le adozioni non mancano

Milano, randagismo sconfitto, malcostume no. "Proprietari irresponsabili o incapaci, la maggior parte degli animali ceduti ha il microchip"

Segrate, record di cani lasciati al rifugio: è allarme

Segrate (MIlano) - Rifugio canile della Lega del Cane, 311 "ingressi" nel 2022, e 314, sempre moltissime, le adozioni. Randagismo sconfitto, malcostume no: "La maggior parte dei cani in ingresso al rifugio hanno microchip e, almeno formalmente, proprietario. Sono cani ceduti. Con padroni irreperibili, malavitosi, nei guai con la giustizia. O proprietari irresponsabili o incapaci". Uno spaccato sociale. "Di cui gli animali, ancora, sono vittima". Partiamo dai numeri: 311 ingressi al rifugio, si diceva. Di questi 255 arrivano dalle sezioni della Lega del Cane del sud Italia, 56 provengono dai Comuni convenzionati con il rifugio segratese. A Segrate il record delle cessioni in un anno, 13. Subito dopo Pioltello e Cinisello, con nove, e Cologno Monzese, con sette. Dagli altri Comuni una media dalle due alle quattro cessioni nell’anno.

Fra i cani ceduti quelli di proprietà, dunque con padrone su carta, sono si diceva la stragrande maggioranza: dall’80% al 100% dei casi. Pochissimi randagi. "Qui - spiega la referente del rifugio e della Lega Elisa Cezza - non ve ne sono quasi più. È un dato regionale, frutto del microchip obbligatorio, dell’anagrafe canina, delle sterilizzazioni. Ancora oggi, la grande differenza fra nord e sud Italia. Nel meridione del nostro paese il randagismo è un fenomeno endemico e dalle molte ombre. Per quanto ci riguarda, accogliamo ogni anno cani provenienti dal sud, secondo le linee guida del ministero della Salute. Sono cani che arrivano dai nostri rifugi, socializzati e sani, adottabili".

Vale invece la pena, "ancora una volta - continua Elisa - di mettere in guardia contro le attività di staffetta fai da te: generano randagismo di ritorno e portano qui cani non “chippati”, senza vaccini, spesso affetti da leishmaniosi, spesso non socializzati. E destinati a nuovi abbandoni. Vi sono linee guida e regole, vanno seguite". Il 2022 è stato l’anno dell’avvio gagliardo della campagna, che vede la Lega fra gli attori, pro nuova normativa per la detenzione di pitbull, amstaff e molossi, razze record di cessioni e abbandoni. Prima di Natale la campagna choc della Lega, che mandò in rete il video drammatico di un pitbull sofferente in un box del rifugio. Si prosegue con convinzione.

"L’ho detto, lo ribadisco. La permanenza di queste razze anche nel migliore fra i rifugi è incompatibile con il loro benessere. Sono cani sensibili e fragili, hanno forti necessità di relazione, difficili da trovare nel canile. Dove troppo spesso, invece, finiscono i loro giorni. Vorrei che per questi cani ci fosse un diritto esclusivo e speciale, che li tutelasse ancor prima della nascita. A maggior ragione che ora che la tutela degli animali è prevista dalla Costituzione: non ci sono più scuse".