Sulla carta sono 11.287 i posti a disposizione per le assunzioni a tempo indeterminato nelle scuole lombarde. "Ma un docente su tre rimarrà precario": denuncia la Flc Cgil Lombardia, diramando un comunicato che va dritto al punto già nel titolo, “Il re è nudo". A una manciata di ore dall’apertura della nuova fase di reclutamento - con la scelta della sede da parte dei docenti - il sindacato preannuncia la supplentite cronica: "Il 30% dei posti vacanti e disponibili saranno lasciati a supplenza, sono previsti già 20mila precari".
Gli 11.287 posti disponibili per la stabilizzazione dei docenti in Lombardia sono stati confermati in un incontro con l’Ufficio scolastico regionale. Il fabbisogno sarebbe di 16.667, calcolando i posti vacanti dopo la mobilità. Ieri sono stati dettati anche i tempi, anche se resta l’incognita dei concorsi aperti. Al momento sono previste due fasi di immissioni in ruolo, una entro il 31 agosto che coinvolgerà 41 classi di concorso, i docenti della graduatorie a esaurimento, i vincitori dei concorsi 2016, 2018, 2020 e del recente concorso Pnrr. La seconda fase (per 36 classi, tra le quali la primaria) sarà chiusa entro dicembre; resteranno 13 classi di concorso in fase 3. Non hanno ancora una data precisa di conclusione, per esempio, Matematica alle medie, Filosofia e Spagnolo alle superiori.
Nelle prossime ore i primi docenti potranno cominciare a scegliere le scuole, che saranno assegnate il 12 agosto. L’obiettivo è cominciare le procedure per le nomine annuali il 24 agosto e chiuderle il 31 agosto, per avere tutti in cattedra l’1 settembre (al netto delle rinunce). "Ci sarà un’altra criticità da gestire quest’anno: dovranno essere accantonati alcuni posti destinati ai vincitori di concorso, nel caso in cui non sia stata ancora chiusa la procedura – conferma Massimiliano Sambruna, Cisl Scuola Milano –: il problema è soprattutto in alcune classi di concorso e alla primaria, la più corposa (sono oltre 2.500 i posti da coprire, ndr). La graduatoria potrebbe essere pronta per il 20-26 settembre: in quel caso le scuole potranno aspettare a chiamare i supplenti e “tamponare“ in attesa di avere l’avente diritto. Se queste date slitteranno però sarà un caos".
"Come sempre domineranno gli scorrimenti per rinuncia o immissione in ruolo da altro canale – preannuncia la Flc Cgil –, ma soprattutto l’inizio dell’anno scolastico sarà dominato dalla spasmodica ricerca di supplenti: agli oltre 5.000 posti in organico di diritto da coprire, seguiranno altri 15.000 posti in deroga sul sostegno". A farne le spese "migliaia di studenti e famiglie, condannati all’ennesimo valzer di cattedre di inizio anno, ma anche migliaia di precari".