NICOLA PALMA
Cronaca

Rapine a Milano, nel 2023 arrestati 27 “rolexari”: sette banditi su dieci sono stranieri

Il caso Carlos Sainz riaccende i riflettori sui reati di strada. Anche Sala ammette: “Non è più solo una questione di percezione, la sicurezza è un problema reale”

Tre vittime illustri dei rapinatori di strada a Milano: Mario Boselli, Christian Vieri e Carlos Sainz Jr

Tre vittime illustri dei rapinatori di strada a Milano: Mario Boselli, Christian Vieri e Carlos Sainz Jr

Milano – “Quello che è più importante è che stiamo tutti bene e che questo sarà ricordato solo come una spiacevole storiella”. Discorso chiuso per il pilota della Ferrari Carlos Sainz, passato in poche ore dall’euforia per il terzo posto al Gp di Monza allo choc per l’assalto di una banda di rapinatori in via Manzoni: la sua reazione, l’aiuto dei passanti e l’intervento degli agenti delle Volanti hanno fatto sì che i tre aggressori marocchini, mai intercettati prima in Italia (due di loro hanno detto di essere arrivati domenica stessa da Marsiglia), venissero subito bloccati, con restituzione al legittimo proprietario del Richard Mille da 315mila euro.

Predoni di cronografi

Tutto è bene quel che finisce bene? Non proprio: l’ennesimo raid dei predoni di cronografi ha fatto risuonare l’allarme sicurezza a Milano, già rilanciato di recente da personaggi pubblici come il presidente onorario della Camera della Moda italiana Mario Boselli e l’ex calciatore Christian Vieri ("Bisogna stare attenti qui”, lo sfogo social dopo aver sventato il furto del cellulare).

Boom di turisti e di reati

In una metropoli che non più tardi di sabato ha esultato per il boom di turisti (871.418 visitatori a luglio, +33% rispetto al 2019), ci sono altri dati, negativi, a preoccupare e interrogare chi la guida. Se la gran parte delle casistiche di reato fa segnare una costante discesa, ce ne sono alcuni che tra 2022 e 2023 sono aumentati altrettanto inesorabilmente.

Trasfertisti e nordafricani

I riflettori sono puntati da tempo sulla criminalità predatoria: rapine a passanti, furti con strappo e con destrezza. Nelle statistiche c’è un po’ di tutto: i blitz nelle vie del lusso (27 i "rolexari” presi dalla Mobile nel 2023 tra trasfertisti napoletani, franco-algerini e giovanissimi nordafricani), i colpi dei borseggiatori alle fermate del metrò e nei negozi, le scorribande nella movida.

Il 73% degli arrestati sono stranieri

Statistiche che si legano a doppio filo a quelle che certificano che nel 2022 il 73% delle persone arrestate dalla polizia per rapine in strada era di nazionalità straniera, con percentuale al 95% per i furti con destrezza.

“Anche a New York” 

"Pochi mesi fa sono stato a New York ed è impossibile salire sulla metropolitana senza incontrare qualcuno di molesto. Questo è un problema che colpisce tutte le grandi città e che quindi va affrontato con decisione", ha spiegato l’altra sera il sindaco Giuseppe Sala alla Festa del Pd di Reggio Emilia.

“Ho qualche idea”

Ieri il primo cittadino ha ribadito: "Ogni cosa che succede a Milano è enfatizzata all’ennesima potenza, ciò nonostante c’è da lavorare: ormai non credo che sia un tema di percezione della realtà, la sicurezza è un problema, bisogna e continueremo a lavorare”. Soluzioni? "Qualche idea per rafforzare il sistema ce l’ho già, e sono all’opera con i miei. Ovviamente deve essere un rapporto collaborativo, con Questura e Prefettura”.

L’appello al governo

Detto questo, Sala ha invocato ancora una volta il sostegno del Governo: "Io lo chiedo da sempre. Poi, diciamoci la verità, le nostre forze dell’ordine hanno visto in questi ultimi anni una riduzione degli organici – la riflessione di Sala –. Ora mi sembra ci sia un tentativo di invertire la tendenza, resta il fatto che tra quelli che vanno in pensione e quelli che escono, servono più organici. Così come anche in altri settori, dalla scuola alla sanità. Ma il controllo con tutta la tecnologia disponibile va fatto con uomini e donne in campo in divisa. Io lo chiedo da sempre, speriamo di ottenerlo”.

L’incontro al Viminale

Una richiesta ribadita nel pomeriggio al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, durante un incontro al Viminale in cui si è parlato di reati di strada e minori non accompagnati. Temi interdipendenti tra loro e con un innegabile impatto sulla percezione della sicurezza (o dell’insicurezza) all’ombra della Madonnina.

Fantasmi senza nome

Il caso Sainz è emblematico: uno degli arrestati avrebbe solo 16 anni; e gli altri due, di 19 e 20 anni, sono stati fotosegnalati per la prima volta in via Fatebenefratelli. Fantasmi senza nome, loro come tanti altri. Spesso si muovono in gruppo, a caccia di prede senza criteri ben definiti: li puoi incrociare fuori dalle boutique del Quadrilatero, tra i dehor all’ora dell’aperitivo o di notte in corso Como. E che il bottino sia un orologio di cui a volte non conoscono neppure il valore, un cellulare o una catenina sembra fare poca differenza.